“Se patteggi io mi suicido”. É quanto si è sentito dire un avvocato del foro di Ferrara il giorno prima dell’udienza nella quale doveva concordare la pena con la procura. Il suo assistito, 27 anni, è imputato di maltrattamenti in famiglia.
A denunciarlo sono stati i suoi genitori, che vivono a Ferrara. I primi problemi con il figlio iniziano dopo il primo anno di università. Complice l’assunzione di stupefacenti, il ragazzo inizia ad avere atteggiamenti che sforano più volte i limiti imposti dal codice penale.
Ai genitori rivolgeva richieste continue di denaro e, in caso di rifiuto, li minacciava di farsi del male o distruggeva le suppellettili della casa.
Loro provano ad aiutarlo, ma inutilmente. Fino a quando non si vedono costretti a tutelarsi tramite un legale. Questo fino a giugno del 2024.
Le vessazioni continue avevano spinto l’autorità giudiziaria a disporre il suo allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese.
Ne segue l’odierno processo per maltrattamenti, che ha visto chiudersi l’udienza preliminare con il rinvio a giudizio dell’imputato.
In precedenza il giudice aveva sospeso il processo forte di una perizia psichiatrica che voleva il 23enne con una ridotta capacità di stare in giudizio a cause dell’assunzione di stupefacenti. Allo stesso tempo il perito ne ravvisava una pericolosità sociale. Fatto per cui il difensore aveva dovuto cercare per il suo assistito una struttura che lo aiutasse nella disintossicazione.
Questo fino alla viglia dell’udienza di ieri (giovedì 20 febbraio), quando il 23enne si è presentato davanti all’avvocato chiedendogli di non patteggiare. Se lo avesse fatto lo avrebbe avuto sulla coscienza. Come da manuale, il legale si è fatto mettere nero su bianco questa dichiarazione, per depositarla in udienza e spiegare le ragioni etiche di questo passo indietro.
Il processo inizierà ad aprile davanti al giudice monocratico.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com