di Tommaso Piacentini
Un percorso per dare una nuova veste al settore commerciale ferrarese. Questo è l’obiettivo che si propone di perseguire l’amministrazione cittadina e lo strumento con cui portarlo a termine è stato presentato ieri pomeriggio (19 febbraio) ai consiglieri della prima Commissione consiliare: la costituzione di due hub del commercio e dei servizi, uno per il centro storico e uno per le zone periferiche.
“Come amministrazione partecipammo a un bando della Regione per uno studio di fattibilità sugli hub urbani: ci siamo aggiudicati il bando” ha affermato l’assessore Francesco Carità, che ha proseguito: “grazie al contributo di Regione e amministrazione e l’aggiudicazione del bando abbiamo organizzato due progetti”. Questi progetti consistono nella realizzazione di “due hub, uno legato al centro storico e uno di prossimità”, realizzati grazie a un lavoro di concerto tra Comune, quattro associazioni di categoria – Cna, Confesercenti, Ascom e Confartigianato –, Camera di Commercio e Cat.
“Gli hub urbani e di prossimità sono stati introdotti con la legge regionale 12 del 2023” ha illustrato Elena Franco, consulente Cat, legge che “si ispira a politiche che già altre regioni avevano intrapreso e che basa il funzionamento degli hub sulla definizione di un partenariato tra pubblico e privato”. In questo accordo di partenariato “il Comune è soggetto capofila” come ha ricordato Franco, ma esso lavorerà “con le quattro associazioni di categoria, la Camera di Commercio e altri soggetti che si potranno aggiungere strada facendo e che rappresentano i principali portatori di interesse a livello locale in un perimetro definito”.
Per questi ultimi soggetti, ovvero le attività commerciali che si trovano nei due perimetri degli hub, il Comune ha pubblicato una manifestazione di interesse, sottoscrivendo la quale, come ha illustrato Carità, “si può partecipare ai bandi regionali e alle azioni che intendiamo come amministrazione portare avanti per lo sviluppo del commercio”.
“Entrare negli hub significa poter partecipare a iniziative su proposta dell’amministrazione” ha ribadito l’architetto Fabrizio Magnani, che ha aggiunto: “All’interno degli hub occorre che ci sia un’adesione di tutte le attività. Non importa che tutti gli esercizi sottoscrivano l’accordo di partenariato, ma è importante che manifestino l’interesse ad aderire”.
“I passaggi richiesti per la costituzione degli hub è quello di definire entro il 31 marzo le modalità con cui l’accordo di partenariato viene formalizzato” ha spiegato Franco, “poi accompagnare l’accordo con un programma di sviluppo e innovazione che vada a definire sul medio periodo azioni e attività che i soggetti sottoscrittori dell’accordo porteranno avanti”.
Le modalità di lavoro tra tutti i soggetti saranno poi sviluppate su due livelli: “uno strategico-politico rappresentato dalla cabina di regia – di cui fanno parte amministrazione, associazioni di categoria e Camera di Commercio – e uno allargato a tutti i soggetti aderenti al partenariato”, sono le parole di Franco.
Al centro vi è il tema delle imprese: “L’obiettivo è che il sistema delle imprese si senta più partecipe nel tessuto socioeconomico del territorio”, ha sottolineato Ermanno Torre, consulente Cat, che ha anche prospettato un quadro temporale per il progetto della “durata minima di tre anni”. In questo lasso di tempo verrà proposto un elenco di azioni “che speriamo vengano implementate ma non vuol dire che verranno tutte attivate”, poiché, ha ricordato Torre, lo saranno solamente in base al via libera della cabina di regia, che si accorda “all’unanimità”.
Soddisfazione e pieno appoggio al progetto sono stati espressi dai rappresentanti delle quattro associazioni di categoria Matteo Carion (Cna), Paolo Pennini (Confesercenti), Massimo Ravaioli (Ascom) e Paolo Cirelli (Confartigianato), i quali si auspicano che “anche dopo il 31 marzo questo clima di condivisione possa essere mantenuto”, come ha affermato il direttore provinciale di Cna Ferrara.
Il plauso per l’iniziativa è arrivato anche dai consiglieri, che ne hanno evidenziato l’intento “di coesione, di aumento di servizi per gli anziani grazie al commercio di prossimità e della sicurezza”, come ha sottolineato Zonari (La Comune di Ferrara).
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