Codigoro
15 Febbraio 2025
La sindaca Zanardi: "Mantenere vivo il ricordo di tutti quegli italiani che, in un’epoca di repressione e violenze, hanno avuto il coraggio di scegliere la libertà"

Codigoro ricorda i partigiani Ticchioni, Villa e Previati

di Redazione | 5 min

Leggi anche

Codigoro. Al via i lavori sulla Romea da mercoledì

Da mercoledì 21 maggio, Anas avvierà una nuova fase dei lavori per la realizzazione della nuova rotatoria posta al km 45,600 della strada statale 309 Romea nei pressi dell’intersezione con la via della Cooperazione, in località Lovara, nel comune di Codigoro

Colpisce i fili dell’alta tensione con la canna da pesca. Muore folgorato

Era arrivato fino a Codigoro con la moglie per una tranquilla giornata di pesca. Rossano Bondioli, 74enne residente a Malalbergo in provincia di Bologna, è deceduto dopo che, lanciando la lenza, ha toccato con la canna da pesca il filo di un traliccio dell'alta tensione venendo fatalmente attraversato dalla scossa

Vandali al ristorante La Zanzara. Il racconto del titolare

Bottiglie e bicchieri mandati in frantumi, lampade da tavolo gettate a terra, mobiletti scaraventati sul pavimento, attrezzatura informatica divelta e danneggiata, cibo sottratto dalla cucina e successivamente sparso in giardino

Guida la vita. Incontro pubblico con al Polizia di Stato

Il video di un impatto violento tra automobili in prossimità di una rotatoria o in autostrada, con conseguente capannello di automobili e curiosi, potenzialmente a rischio, dovuto al sopraggiungere di altri veicoli, ha aperto, questa mattina, all'Auditorium Sant'Eurosia, l'incontro pubblico 'Guida la Vita', organizzato dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Comune di Codigoro

Codigoro. A distanza di ottant’anni dal barbaro assassinio di Ludovico Ticchioni e Gino Villa, due diciassettenni entrati nelle fila della Resistenza del Basso Ferraese e in ricordo di Angelo Previati, figura di spicco del movimento antifascista di Berra, ucciso a Codigoro il 30 dicembre 1944, tra il teatro comunale “Arena” e la cella in cui per 49 giorni fu imprigionato lo stesso giovane Ticchioni, si è svolta, nella mattinata del 14 febbraio, una toccante cerimonia di commemorazione. All’iniziativa hanno preso parte diverse classi delle scuole del territorio e gli interventi delle autorità sono stati preceduti dal video realizzato dal regista e videomaker Maurizio Occhi.

Ringraziando la sindaca di Riva del Po, Daniela Simoni e a tutta la sua giunta, per aver accolto l’invito a partecipare allo speciale “omaggio ai nostri martiri, tutti caduti per restituire all’Italia la libertà e la democrazia schiacciate dalla dittatura nazi-fascista”, la sindaca Sabina Alice Zanardi ha esortato gli studenti in sala “a mantenere vivo il ricordo di tutti quegli italiani che, in un’epoca di repressione e violenze, hanno avuto il coraggio di scegliere la libertà. Hanno deciso di stare dalla parte giusta, nonostante la consapevolezza del caro prezzo che questa scelta avrebbe potuto comportare. La storia di Ludovico Ticchioni è quella di un ragazzo come tanti di voi, un giovane studente che, di fronte all’ingiustizia e alla privazione dei diritti fondamentali, aveva scelto di non restare in silenzio. A soli 17 anni, aderì alla lotta partigiana, pagando con la vita il suo coraggio. Arrestato e torturato nell’ex carcere delle Fasanare, non tradì mai i suoi compagni e fu fucilato, nella nostra piazza, per mano delle Brigate Nere”.

Come ha osservato la sindaca di Riva del Po Daniela Simoni, “oggi si compie il secondo atto di una cerimonia commemorativa partita, nel nostro paese il 3 dicembre scorso, con il ricordo dell’eccidio di 4 partigiani, disposto dopo la rappresaglia alla caserma dei carabinieri del paese. La popolazione voleva ribellarsi alla deportazione di uomini, destinati ai lavori forzati in Germania. Oltre all’eccidio ci furono molti arresti, tra cui quello di Angelo Previati. Il sacrificio di quei nostri compaesani ha contribuito a costruire l’Italia libera e democratica in cui oggi noi viviamo. Non dimentichiamolo mai”.

E’ poi intervenuta, in rappresentanza del Comune di Goro, Daniela Mangolini, assessora alla Cultura, per porre l’accento “sul faro sempre acceso che illumina e guida la rotta da seguire, alla quale devono ispirarsi costantemente le giovani generazioni. Come i 5 martiri caduti durante l’eccidio della Macchinina a Gorino, (il 28 marzo 1944), questi sono fasci di luce sul passato, che ci spingono a riflettere sul futuro, per continuare a difendere quei valori per i quali si sono battuti tanti nostri parenti e compaesani di quella generazione”.

Sono poi intervenute le dirigenti scolastiche Pierlia Stimolo (Istituto comprensivo di Codigoro) e Angela Lucibello (Istituto di istruzione superiore Guido monaco di Pomposa), la prima, citando “il valore universale del sacrificio per la libertà” per spronare i ragazzi “a restare vigili e a restare dalla parte della dignità umana. L’esperienza ci insegna – ha aggiunto Stimolo – che anche nei momenti più bui, vi è speranza per un futuro migliore.” La professoressa Lucibello, invece, richiamandosi ai principi della carta costituzionale, ha ricordato come “La nostra Costituzione, faro luminoso che si erge al di sopra di ogni dibattito è figlia della Resistenza. La sua vela è intessuta di quei diritti universali e delle libertà fondamentali, che furono soffocate dal regime totalitario e violento”. È attraverso il dovere della conoscenza che le giovani generazioni devono fare del passato una lampada sempre accesa, da portare con sè, per illuminare il cammino, improntato solo ai valori della pace e della democrazia”.

In sala era presente anche il nipote di Angelo Previati, giunto appositamente da Torino, che si chiama proprio come il nonno. Dalla sua viva voce, incrinata dalla commozione, è stato tracciato un vibrante ricordo del nonno, che “ha sacrificato la propria gioventù e la propria vita per la causa della riscossa dei lavoratori prima e contro l’oppressione del regime fascista poi”. Previati ha esortato, inoltre, gli studenti “ad approfondire cosa abbia significato per il nostro territorio il sacrificio di molti nostri paesani, per dare a noi la libertà di essere qui oggi a Codigoro, a ricordare quei giovani partigiani, uccisi dai fascis”t.”

Prima delle letture degli scritti di Ludovico Ticchioni alla madre, a cura degli studenti del Polo Guido monaco di Pomposa e a cura di Milena Medici e Ruggero Pimpinati, attori del Gad “Amici del Teatro”, ha preso la parola Davide Guarnieri, Direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara, autore del libro “Ludovico Ticchioni, un liceale partigiano”.

Guarnieri, dopo aver definito la casa di Angelo Previati a Berra, “un vero e proprio luogo della memoria, come lo è questa piazza e come lo sono le stanze del Comune di Codigoro, dove venivano portati i partigiani per essere interrogati”, ha ricordato alcuni, tra gli episodi più sanguinosi della guerra di Liberazione combattuta nel Basso Ferrarese, evocando pure il sacrificio di Pivari, Bonaccorsi e Bonamico, uccisi ad Ariano ferrarese il 30 dicembre del 1944. Il direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara ha, inoltre, focalizzato l’attenzione sulla figura luminosa di Ludovico Ticchioni e sul libro scritto in memoria del suo sacrificio, anche grazie al contributo della sorella Carla. Quest’ultima ha donato a Guarnieri l’agenda ed il taccuino appartenuti al giovane liceale partigiano, sfollato con la famiglia a Serravalle, prima della cattura. Nelle tasche della giacca di Ticchioni, la madre, dopo il suo assassinio, rinvenne anche piccoli oggetti (un dado, due anelli), che il diciassettenne aveva trattenuto nelle proprie tasche durante la prigionìa. Con la falsa promessa della liberazione, non avendo rivelato i nomi dei compagni di battaglia, Ticchioni ed il coetaneo Gino Villa, furono fucilati, alle spalle dai fascisti, in piazza a Codigoro.

La cerimonia di commemorazione si è chiusa con l’esecuzione del Silenzio davanti alla Cella Ticchioni e con la visita silenziosa degli studenti e delle autorità al luogo simbolo di torture e patimenti sia per il giovane liceale, che per tanti altri partigiani.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com