Cronaca
7 Febbraio 2025
A farne le spese è un uomo di nazionalità nigeriana che ha rifilato calci e pugni ai carabinieri. Mentre si divincolava è stato colpito in maniera accidentale alla nuca

All’ospedale per la scheggia di un dardo sparato dal taser

di Davide Soattin | 2 min

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Lo hanno trasportato e ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Cona, dopo che – dietro all’orecchio – gli si è conficcata, senza gravi conseguenze, la piccola scheggia di un dardo sparato dal taser.

È quanto accaduto intorno alle 14 di mercoledì 5 febbraio in via Liuzzo, dove un uomo di 36 anni di nazionalità nigeriana – già noto per precedenti legati allo spaccio – ha tentato di fuggire in bicicletta a un controllo dei carabinieri.

A insospettire i militari del 112 era stato l’atteggiamento dell’uomo che, una volta avvistata la pattuglia in via Gustavo Bianchi, aveva gettato a terra un involucro, provando inutilmente a darsela a gambe imboccando la vicina pista ciclabile.

È così iniziato l’inseguimento: mentre il capo equipaggio è sceso dall’auto rincorrendolo a piedi, il collega ha raggiunto via Liuzzo a bordo dell’autoradio bloccando la fuga all’uomo.

Una volta raggiunto dai militari, l’uomo è parso agitato, violento e non collaborativo. Non solo, ha iniziato ad aggredirli con calci e pugni, obbligandoli – come da protocollo – a estrarre e impugnare il taser.

Non ci sono dubbi sulla legittimità e la correttezza dell’azione dei carabinieri.

I militari infatti, prima di sparare, gli hanno intimato di fermarsi per ben quattro volte, ma lui non ne ha voluto sapere. E così, mentre si è girato di spalle nel tentativo di divincolarsi, uno dei dardi sparati ha finito per colpirlo alla nuca in maniera del tutto accidentale.

Una volta arrivati sul posto, come da prassi, i sanitari del 118 hanno proceduto a rimuovere il dardo ma, nel farlo, una piccola scheggia è rimasta piantata dietro l’orecchio, dopo essersi spezzata.

Il presunto pusher è stato così trasportato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove nelle prossime ore sarà sottoposto a un intervento chirurgico necessario per potergli rimuovere il frammento che lo aveva colpito.

Dal canto loro, anche i carabinieri hanno avuto bisogno di cure mediche dopo aver riportato lesioni personali giudicate guaribili in 7 e 5 giorni di prognosi.

Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, l’uomo – come disposto dal pm di turno – è stato liberato, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip del tribunale di Ferrara fissata per la giornata di oggi (7 febbraio).

L’involucro gettato conteneva circa un grammo e mezzo di marijuana.

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