di Nicolò Govoni

A margine della conferenza stampa di presentazione degli innesti Cristian Spini e Fabrizio Paghera, il direttore tecnico Alex Casella ha fatto il punto al termine del mercato invernale biancazzurro.

“Innanzitutto ringrazio Dossena e il suo staff”, queste le sue prima parole. “Siamo stati protagonisti sul mercato: abbiamo modificato una squadra che in estate aveva tanti contratti, e ci siamo orientati sul lavoro in uscita, per poi allestire una squadra competitiva. La Spal ha centrato tutti i suoi obiettivi di mercato, rinforzando la rosa in quei ruoli scoperti per la seconda parte di stagione”.

“Pur sapendo che il campionato non sta andando bene, e che vogliamo uscire da questa situazione, l’idea della società nel medio periodo è mantenere l’equilibrio aziendale, ponendo basi su cui costruire: abbiamo cercato innesti che siano entusiasti di vestire la maglia della Spal, per aiutarci nell’immediato e nel futuro”.

Si ritorna sull’esonero di Dossena: “Con il presidente in America, il fuso orario ha inciso quando ci siamo incontrati per affrontare la situazione e prendere una decisione, a malincuore: Dossena ha sempre mostrato la voglia di uscire dal momento negativo. Ma una sconfitta con una diretta avversaria, in questo momento, è stata un fattore determinante”.

“In questo lavoro siamo tutti figli dei risultati”, continua Casella. “Personalmente mi dispiace molto per Dossena, ma era necessario portare una novità nella guida tecnica, che potrà lavorare per cercare di risollevarci”. E Baldini è già in campo, per preparare la sfida all’Entella: “Predilige il 4-3-3. Sta conoscendo l’organico a disposizione, e valuterà fino alla fine con quale modulo schierarsi domenica in una partita così importante: è soddisfatto di una squadra completa come è la Spal oggi, a prescindere da quanto fatto dai giocatori fino a questo momento”.

“Il mister punta su tutti, e da tutti vuole risposte. Quando le cose non funzionano le colpe sono di tutti”. Troverà spazio Radrezza, che sembrava destinato a lasciare Ferrara? “Il suo percorso è stato negativo, ma non si sono concretizzate le possibilità del mercato: e chi rimane qui ha la possibilità di dimostrare che essere alla Spal è importante, per lasciare un segno positivo. Questa volontà parte da me e arriva a tutti i giocatori. Il mister oggi ha tanta scelta, e questa competitività può essere altamente positiva”.

Ha lasciato Ferrara, invece, Saiani. “Il giocatore non ha voluto rinnovare, non c’è stato modo di rivedere la questione: è stato ceduto all’Entella, mantenendo percentuali e bonus, per non perdere l’investimento e il lavoro svolti sul giocatore negli anni”.

Infine, il bilancio della società. “Abbiamo lavorato con equilibrio. La società ha sempre avuto le idee chiare dal punto di vista aziendale, con lo scopo di abbassare un monte ingaggi importante, e arrivare al prossimo mercato di giugno con la possibilità di poter scegliere, senza per forza dover lavorare prima in uscita”

“Nel mio lavoro non mi sono mai discostato dalle idee della società”, conclude il direttore. “Per me abbiamo fatto innesti di livello, mantenendo l’idea di una proprietà presente: l’insoddisfazione generale è per i risultati, che determinano il nostro lavoro. Ma è importante che ci sia prospettiva: continuiamo a fare scelte lucide per un domani che dobbiamo cambiare, perché la Spal merita qualcosa di diverso”.