Politica
29 Gennaio 2025
Nel Bilancio 2025 sono previsti anche Imu invariata e agevolazioni alle imprese che si insediano nella Zls

Ferrara, aumentano imposta di soggiorno e Irpef

di Redazione | 4 min

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Sono state approvate ieri, 28 gennaio, in Giunta, le nuove tariffe dell’imposta di soggiorno per i turisti che entreranno in vigore a partire dal 1° aprile, con un adeguamento in base alla tipologia di struttura ricettiva. Si tratterebbe del passaggio da 1,5 euro a notte per persona a una media di 2,3. A tal proposito vengono confermate tutte le esenzioni, tra cui quelle ai minori fino a 18 anni, ai possessori della carta turistica MyFe Card, ai disabili e loro accompagnatore.

Tale imposta di scopo, il cui gettito è infatti destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, a Ferrara non veniva adeguata dal 2013. Istituita nel dicembre 2012 ed entrata in vigore nei mesi successivi, dopo 12 anni, “tale adeguamento – specifica una nota del Comune dopo le proteste degli albergatori – è comunque inferiore rispetto a quanto applicato in città simili a Ferrara, quali Mantova, Lucca e Verona dove la tassa di soggiorno è mediamente più alta rispetto a quella che da aprile vigerà nella città estense. A Bologna, per fare un paragone, è stata appena aumentata a partire dal primo di aprile di 2 euro a notte per tutte le tipologie di strutture ricettive. Nel capoluogo regionale, il costo della imposta di soggiorno nella fascia di prezzo oltre i 120 euro a notte sarà di 7 euro”.

“Anche il Comune, come le famiglie e le attività imprenditoriali, deve far fronte ad aumento dell’inflazione e di costi insopprimibili per il sistema-città. Questi lievi adeguamenti, perfettamente in linea a scelte già prese da tempo da città simili alla nostra, ci daranno la possibilità di continuare a investire nel comparto turistico e culturale, con l’obiettivo di far crescere Ferrara e i suoi flussi turistici e di poter mantenere gli standard attuali, che la caratterizzano come città d’arte e di cultura nel mondo, visto che i numeri delle presenze turistiche ci stanno premiando e sono in crescita”, commenta l’assessore al Bilancio Matteo Fornasini.

Per il prossimo Bilancio, che sarà discusso nelle prossime sedute del Consiglio Comunale,  viene proposto un adeguamento anche sull’addizionale Irpef allo 0,8% come scaglione unico, di cui si è discusso ieri in Giunta.

Rispetto agli scorsi anni, verranno meno gli scaglioni per fasce di reddito. Rimane l’esenzione dal versamento dell’addizionale Irpef per chi ha un reddito inferiore agli 8.500 euro all’anno. Ad esempio per chi ha un reddito di 15mila euro, il pagamento medio annuo aggiuntivo sarà di 30 euro, ovvero di appena 2,50 euro al mese in più rispetto ad ora.

In parallelo, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche socio-sanitarie, verrà aumentato lo stanziamento a 100mila euro all’anno per il Fondo Povertà, ampliando così la possibilità di sostenere le famiglie più fragili mediante questi finanziamenti.

Rispetto a Ferrara – giustifica la nota del Municipio -, i principali comuni del Ferrarese avevano già da tempo adeguato l’addizionale Irpef allo 0,8%, tra le quali tra il 2023 e il 2024 Argenta, Cento, Goro, Ostellato e Portomaggiore. Anche in Regione lo 0,8% come scaglione unico è presente da tempo: a Bologna dal 2015, a Ravenna dal 2023, e poi ancora Parma.

Non ci saranno invece adeguamenti sull’Imu, ferma dal 2015. Vengono anzi confermati i tagli decisi dal Comune – vigenti dal 2020 – con riduzione all’Imu sui terreni agricoli e l’eliminazione dell’imposta sui fabbricati rurali strumentali per l’agricoltura, che cubano complessivamente 500mila euro all’anno di risparmio per i ferraresi.

Tra le novità di Bilancio 2025, sempre riguardo all’Imposta Municipale Propria, vi sarà l’esenzione della quota a carico del Comune per gli imprenditori che investiranno su Ferrara, nell’ottica di agevolare gli insediamenti produttivi nella Zls (Zona logistica semplificata), come è stata da poco istituita la cabina di regia “Attuazione Zls”, con un piano di sostegno a imprese e artigiani.

Sul piatto ci sono infatti gli investimenti di miglioramento infrastrutturale della città, ma anche un forte aumento dei servizi di riscaldamento delle strutture pubbliche (con un aumento rispetto allo scorso anno di circa 1,3 milioni di euro), un necessario accantonamento di risorse per i rinnovi contrattuali (prescritti da legge), e una sempre più alta necessità di richiesta di inclusione sociale in particolare legata ai servizi educativi, che cubano un +1,2 milioni di euro per insegnanti di sostegno e supporto a giovani con problematiche scolastiche. Verranno inoltre riaperti quattro musei chiusi da tempo.

Non ultimi gli investimenti per il nuovo parcheggio in via Beethoven, Central Bosc, recupero dell’Ex Pisa, Pico Cavalieri e Palazzo Municipale, i progetti Atuss (oltre 10 milioni di euro di interventi) tra cui piazza Travaglio, e l’attenzione alla sistemazione delle strade e marciapiedi, al verde pubblico, alle ciclabili e alla mobilità dolce.

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