“Cerchiamo tutti di capire cosa c’è una spanna oltre la punta del naso”. Così si concludeva l’”illuminato” attacco del consigliere Rendine al Movimento 5 Stelle, che, forse per disattenzione o per mancata conoscenza, ha omesso di considerare la realtà delle centrali a biometano. Tralascio gran parte delle sue considerazioni, che non meritano attenzione per il loro tono fazioso e confuso. Mi preme, invece, sottolineare quanto segue.
Le centrali a biometano, sebbene quelle legate alle aziende agricole abbiano una loro utilità, quelle di natura puramente speculativa vengono costruite principalmente per motivi finanziari. Grazie ai cospicui fondi europei, la produzione di questo gas diventa concorrenziale, ma troppo spesso si dimentica o si ignora l’alto impatto ambientale che essa comporta.
Oltre al consumo di suolo, che è innegabile, il gas prodotto è fortemente inquinato e inquinante. Durante il processo di produzione vengono, inoltre, emesse in atmosfera sostanze dichiaratamente cancerogene, come se la nostra città, già tra le più inquinate d’Europa, avesse bisogno di ulteriori complicazioni. Il tasso di mortalità per tumore causato da inalanti è così alto che fa concorrenza a Taranto, ma questa realtà viene sistematicamente taciuta.
Guardare “oltre la punta del proprio naso” significa anche essere consapevoli di un dato di fatto: le imprese che stanno saccheggiando il nostro territorio, una volta esauriti i fondi europei, smantelleranno tutto, lasciando cicatrici indelebili.
Attaccare il Movimento 5 Stelle sui temi ambientali con il solito tono supponente di chi si sente obbligato a impartire lezioni su tutto non sembra riuscire molto bene al consigliere Rendine. Forse lo fa perché, in Consiglio Comunale, è stato messo in imbarazzo dai suoi stessi alleati di maggioranza durante la discussione di una nostra mozione, relegandosi di fatto in minoranza. Nonostante ciò, continua a lanciarsi in sterili polemiche contro la nostra consigliera Marzia Marchi, sperando che la memoria corta dei cittadini faccia il resto.
Il Movimento 5 Stelle, da sempre, vuole proteggere l’ambiente in cui viviamo, che, almeno finché Marte non sarà colonizzato, è l’unico in cui potremo sopravvivere. L’obiettivo del consigliere Rendine è farci credere che le centrali a biometano siano una soluzione imprescindibile, giustificando così un consumo eccessivo e incontrollato di suolo. Ma esiste un’alternativa: sfruttare l’energia solare e altre fonti rinnovabili.
È vero che, tra qualche miliardo di anni, il Sole esploderà in una supernova, inglobando i pianeti più vicini, inclusa, forse, la Terra. Ma non deve preoccuparsi il consigliere, perché in quel momento non ci sarà alcun essere umano a soffrire e morire. L’umanità, infatti, sarà già estinta da tempo, grazie a coloro che, concentrati a guardare oltre la punta del naso, si dimenticano di usare ciò che si trova dieci centimetri dietro al naso.
Movimento 5 Stelle
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