Avevano bloccato un minorenne con la scusa di parlargli e lo avevano portato in un luogo isolato. Lì, lontano da occhi indiscreti, lo avevano attaccato al muro e minacciato, costringendolo a consegnare gli abiti che aveva appena acquistato.
I fatti risalgono ai primi di novembre dello scorso anno, al centro commerciale Il Castello, e inizialmente sembravano avere come protagonisti, oltre alla vittima, due minorenni, presunti autori del fatto, mentre ora si scopre che con loro c’era anche un giovane maggiorenne, poco più che ventenne, fratello di uno dei due.
La notizia arriva dopo che nei suoi confronti, lo scorso 8 dicembre, gli uomini della Squadra Mobile di Ferrara hanno dato esecuzione all’ordinanza di esecuzione della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Ferrara, a seguito delle indagini per la rapina aggravata subita dal minore.
II provvedimento arriva come esito di un’articolata attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura, che ha permesso di acquisire un grave quadro indiziario nei confronti dei tre indagati del gruppo che, come anticipato, utilizzando la forza intimidatrice e minacciando la vittima, si sarebbero fatti consegnare alcuni indumenti di valore indossati dal ragazzo.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, che ha ascoltato diversi testimoni e acquisito le immagini di videosorveglianza interna del centro commerciale, si sono concentrate sui diversi gruppi di ragazzi che gravitano nelle zone solitamente frequentate dagli adolescenti.
In un primo momento è stato dunque individuato il gruppo e successivamente i tre responsabili della rapina.
Le risultanze dell’attività hanno permesso di raccogliere i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre che, una volta inviati ai gip competenti del tribunale dei Minori di Bologna e alla Procura di Ferrara, hanno visto sussistere i criteri per emettere ordinanze di misure cautelari nei loro confronti.
Una custodia cautelare in carcere per i due fratelli, un maggiorenne e un minorenne, e il collocamento in comunità per l’altro minorenne.
“Resta sempre altissima – fa sapere in una nota la Polizia di Stato – sul fenomeno che vede convolti giovani del territorio ferrarese, siano essi vittime o fautori di reati in modo che tali episodi rimangono circoscritti e non sfocino in vere e proprie baby gang dedite ad attività criminose”.
Al momento sono in corso ulteriori attività di indagine per verificare altri eventi simili.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com