Lagosanto. “Quanto durerà la Tac dell’Ospedale del Delta?” parte da questa domanda Mirella Boschetti di Fials per denunciare apparecchiature obsolete presenti nell’ospedale laghese e non solo.
Si parla di “un’apparecchiatura obsoleta che si inceppa e necessita di frequenti interventi di riparazione” mentre sorge un altra domanda legata a quello che pare un recente guasto: “Dopo 5 giorni di fermo la funzionalità della Tac è stata ripristinata ma per quanto tempo reggerà?”
Un problema che si ripercuote sui paziento con lo slittamento degli “esami programmati per esterni che certamente influiranno negativamente sui tempi di attesa per indagini diagnostiche”. Cinque giorni di inattività che “hanno comportato – dicono – complicazioni e disagi e, l’impegno di operatori e di ambulanze per il trasporto presso l’Ospedale di Cona dei pazienti interni al fine di poter garantire loro i controlli radiologici prescritti per una puntuale valutazione del decorso della patologia acuta alla base del ricovero ospedaliero”.
Una situazione che riguarderebbe anche un altro apparecchio, “l’angiografo, sempre in uso all’Ospedale del Delta, è datato”. Si tratta, dice Fials, di uno strumento “installato nel 2000 e, dopo 24 anni di duro lavoro mostra evidenti segni di logoramento” mentre “in commercio non ci sono più i pezzi di ricambio”.
“Un apparecchio – sottolineano – che serve un bacino di utenza ampio, esteso anche al Distretto Ovest (Cento, Bondeno). Cosa intende fare l’Azienda? Sostituirlo? Ha già provveduto all’ordinativo?”
“È molto grave – aggiungono – che si sia giunti ad un tale decadimento delle attrezzature. Quali le cause?”
“I vertici aziendali – concludono – devono rendere conto ai cittadini, ai lavoratori del loro operato, dirigono la sanità ferrarese da oltre quattro anni, non ci sono attenuanti. Fials chiede tempi certi per la sostituzione delle apparecchiature obsolete, non spot pubblicitari”.
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