È stato aggredito per strada, rapinato e picchiato il pittore ferrarese e sociologo Marcello Darbo. Darbo, nato a Codigoro nel 1957, è da almeno due decenni tra gli artisti estensi più noti. In passato ha esposto a Casa Cini, al Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, in Germania.

Agli esordi della sua carriera di pittore, nel 1993, viene selezionato fra i dieci pittori di nuova tendenza della giovane arte italiana all’interno del “Circuito Giovani Artisti Italiani” per la Biennale Giovani di Kualalampur. Nel 1994 partecipa alla rassegna “Europa-America ‘360’ E-venti” (Roma/New York), che vede 180 artisti segnalati da 60 critici italiani.

Di recente la rete di pittori Pitturiamo” lo ha scelto tra i duecento nomi che espongono a Firenze per il premio Artista Europeo 2024. Nei mesi scorsi ha esposto alla Biennale di Milano e a Spoleto 2024, mentre in primavera è attesa la sua prossima mostra.

Nel mezzo di tante attività, Darbo si trovava a cena in un ristorante la vigilia di Natale in via della Vittoria, in pieno centro storico. A un certo punto, intorno alle 20, esce per fumare una sigaretta e si siede su una panchina.

In quel momento viene avvicinato da uno sconosciuto, “un ragazzo, avrà avuto poco più di 30 anni”. L’uomo gli chiede una sigaretta. Darbo lo fa accomodare sulla panchina di fianco a lui e allunga la mano in tasca per estrarre il pacchetto.

In una frazione di secondo lo sconosciuto gli sfila il cellulare che teneva nell’altra mano e fugge. Il problema è che fugge versi vicolo Torcicoda, una strada chiusa. Lo sconosciuto è quindi costretto a tornare indietro e Darbo gli si fa incautamente incontro.

Non fa in tempo ad aprire bocca che viene colpito con un pugno violentissimo al volto.

Il pittore frana a terra. Qualcuno chiama i soccorsi. Sul posto arrivano carabinieri e ambulanza del 118. L’aggressore ormai ha fatto perdere le sue tracce. Ha lasciato i segni della violenza ben visibili sul volto del pittore, che ha rimediato la frattura del setto nasale.

“Non voglio gridare al pericolo sicurezza – cerca di minimizzare Darbo -. È successo e basta. Posso anche dire che adesso quel ragazzo mi ha fatto anche un favore, raddrizzandomi il naso: ora respiro meglio!”.