di Emanuele Gessi
Quindici simpatizzanti di Forza Nuova si sono riuniti sabato pomeriggio (28 dicembre) nella sede di viale Boldrini per ascoltare le dichiarazioni che Roberto Fiore, segretario nazionale, e il suo vice Luca Castellini, hanno rilasciato a proposito dell’ordine del giorno antifascista approvato all’unanimità a Ferrara, pochi giorni fa in consiglio comunale, da tutte le forze politiche elette.
“I Balboni e i Fabbri della città insieme alla sinistra, dicono: Noi siamo un circolo privato, decidiamo noi chi parla, decidiamo noi che Forza Nuova non può parlare. Questo è il vulnus di questa faccenda. È ovvio che poi la democrazia si impoverisce”, questa la dichiarazione di Fiore. Poi, incalzati dalla stampa a chiarire in maniera puntuale quali repressioni Forza Nuova lamenterebbe, Castellini ha aggiunto: “Noi oggi siamo qua riuniti e quindi verrebbe da dire che è garantita la libertà di pensiero. Ma se, a causa di una mozione ideologica, io sono costretto a firmare per prendere un banchetto o per fare una manifestazione o per prendere una sala questo vuol dire limitare la mia agibilità politica”. È stato quindi fatto notare dai giornalisti che si tratta di una procedura comune anche ad altre richieste di occupazione di suolo pubblico, a prescindere dal colore politico degli attivisti. Dunque Fiore ha precisato: “La clausola cosiddetta antifascista non è stata adottata a Ferrara perché era presente solo nella prima proposta. Quello che noi in realtà abbiamo letto è il compromesso fra destra e sinistra che non vuole entrare nel terreno scivoloso della clausola perché noi stiamo denunciando tutti i sindaci che lo hanno fatto”.
Nel piccolo locale in cui fa base in città il movimento neofascista oltre alla presenza dei pochi seguaci e dei due rappresentanti nazionali a spiccare sono state le civette (i cartelli esposti dalle edicole con le notizie principali del giorno) dei giornali locali conservati come cimeli, su una parete della stanza, in cui si menzionava l’apertura in città della sede di Forza Nuova a ottobre 2024. Un passante, poco prima che cominciasse la conferenza stampa, si era avvicinato ai giornalisti dicendo: “Mi fa arrabbiare che scrivendo un articolo, inevitabilmente, gli farete pubblicità”. Da questo punto di vista l’importanza riservata, all’interno della sede, alle edizioni dei quotidiani in cui FN veniva citata va a confermare che per questa realtà i momenti di fugace notorietà, a prescindere dal contenuto espresso negli articoli, rappresentino sempre una gratificazione.
Infine, gli esponenti del movimento si sono pronunciati riguardo alle ronde notturne organizzate in città da altre realtà marginali: “Le abbiamo inventate noi e se qualcuno le fa noi siamo ben contenti che la gente faccia le passeggiate della sicurezza”. Luca Bongiovanni, coordinatore regionale, ha voluto precisare che con chi organizza iniziative di questo tipo in città “non abbiamo dialogo e non sappiamo niente di quello che fanno loro”.
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