Cronaca
24 Dicembre 2024
Accettato il patteggiamento chiesto durante la scorsa udienza mentre per l'accusa di minacce l'ex fedelissima di Nicola Lodi è stata rinviata a giudizio

Lettere minatorie. Cinque mesi ad Arquà per simulazione di reato

di Pietro Perelli | 2 min

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Il giudice Giovanni Solinas ha accordato il patteggiamento per parte delle accuse che la Procura di Ferrara aveva rivolto a Rossella Arquà, ex fedelissima di Nicola Lodi (Lega). Cinque mesi e 18 giorni per la simulazione di reato nella querelle delle lettere minatorie arrivate nell’ex sede del Carroccio ferrarese e rivolte sia a lei che all’ex assessore. Per l’accusa di minacce era invece stato chiesto dalla difesa il non luogo a procedere mentre il giudice ha optato per il rinvio a giudizio.

La vicenda risale al periodo aprile giugno del 2021 quando nella sede della Lega arrivarono diverse lettere intestate a Nicola Lodi e alla stessa Arquà che ha da sempre ammesso di averle inviate e per cui era stata citata in giudizio per simulazione di reato e minacce. Archiviata invece la posizione in merito alla lettera giunta in Municipio contenente anche un proiettile.

La difesa, sostenuta dagli avvocati Bernardo Gentile e Fabio Anselmo, ha fin da subito cercato di dimostrare come anche Nicola Lodi fosse a conoscenza dell’invio delle lettere. Al contrario la parte offesa, l’ex vicesindaco difeso dall’avvocato Carlo Bergamasco, nega ogni coinvolgimento.

Le indagini condotte dalla pm Isabella Cavallari portano a contestare all’ex fedelissima di Lodi dodici episodi, tutti contenenti varie minacce scritte: “Lodi preparati che farai una brutta fine”, “Naomo guardati alle spalle perché noi ci siamo”, “Lodi sappiamo che hai paura occhio pure alla tua beniamina [sic] che apre”, “Caro Lodi e tu che apri la sede e ti vedo Arqua adesso il gioco diventa pesante occhio”, “Via con la Digos ma non ci saranno sempre a salvarvi presto arriveranno troppo tardi per voi 2”, “Lodi Arquà sappiamo la paura che avete sta arrivando la vostra fine un colpo e basta”, “Lodi sappiamo dove abiti Arquà adesso sappiamo dove abiti tu o soli o in compagnia addio per voi è finita”. A queste si aggiunge un bossolo lasciato sempre nella buchetta delle lettere della sede della Lega.

Prossima udienza il 27 gennaio.

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