Politica
12 Dicembre 2024
Il sindaco e il vice sindaco criticano l'assenza di rappresentanza ferrarese nell'esecutivo di Michele De Pascale: "Rischio marginalizzazione del territorio"

Ferrara esclusa dalla Giunta regionale: la preoccupazione di Fabbri e Balboni

di Redazione | 4 min

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Il nuovo governo regionale di Michele De Pascale è stato accolto con soddisfazione per l’ingresso di figure con cui Ferrara ha già collaborato positivamente. Tuttavia, il sindaco Alan Fabbri e il vice sindaco Alessandro Balboni non possono fare a meno di esprimere il loro disappunto per l’esclusione della provincia ferrarese dalla Giunta. Entrambi vedono questa scelta come un segnale negativo per il futuro del territorio, che rischia di essere marginalizzato nelle decisioni regionali. Fabbri solleva il tema della mancanza di un rappresentante locale, sottolineando l’indifferenza del Pd verso le istanze ferraresi, mentre Balboni evidenzia la storicità di una simile esclusione e l’isolamento crescente di Ferrara rispetto alle altre province dell’Emilia-Romagna. Con preoccupazione, i due amministratori lanciano l’allarme sulle ricadute di questa situazione per il territorio, auspicando un cambiamento nelle politiche regionali.

“Voglio fare le mie congratulazioni e inviare i miei auguri di buon lavoro alla nuova Giunta regionale guidata dal Presidente Michele De Pascale. Tra i nuovi assessori ci sono persone che conosco personalmente e con cui ho avuto modo di collaborare positivamente in passato: sono certo che porteranno avanti il loro lavoro con competenza e professionalità.

Purtroppo non posso fare a meno di notare con grande dispiacere e preoccupazione che, tra i membri della nuova squadra, non figuri alcun rappresentante della nostra provincia. 

Ferrara è l’unica esclusa, e questa scelta apre inevitabilmente a riflessioni. 

Non credo sia solo una questione di preferenze, considerando che alcuni neo-assessori non erano nemmeno candidati al Consiglio regionale. Temo che questa scelta possa essere letta come un segnale verso il PD ferrarese, già in passato poco considerato, specialmente dopo la vittoria del centrodestra nel 2019, e ora del tutto escluso dai vertici decisionali a seguito del catastrofico risultato elettorale di giugno 2024. 

Mi auguro, nonostante questa scelta, che il Presidente De Pascale mantenga fede agli impegni presi in campagna elettorale con il nostro territorio, garantendo a Ferrara la considerazione che merita, al pari delle altre province.

Non mi aspetto la pubblica contrarietà del Pd ferrarese, perché da tempo dimostra di accettare supinamente tutte le scelte del suo partito a livello regionale, ben conscio di non avere alcun peso nelle decisioni, accordandosi magari per qualche poltrona/parcheggio. Ma quel che posso dirvi è che continuerò a collaborare con i nuovi punti di riferimento in Regione e non esiterò a farmi sentire, anche con fermezza, ogni volta che questo territorio non riceverà l’attenzione che merita. 

Ferrara non può continuare ad essere trattata come una pedina in un triste gioco politico del Partito Democratico, una realtà che denuncio da anni e che, dopo queste nomine, sta diventando sempre più evidente agli occhi di tutti”.

Alan Fabbri, sindaco di Ferrara

“La scelta del neo Presidente De Pascale di lasciare i rappresentanti ferraresi del suo stesso partito fuori dalla nuova Giunta Regionale è un segnale davvero negativo per Ferrara e la sua Provincia. Non è mai accaduto nella storia della nostra Regione che un Presidente escludesse la nostra Provincia dai ruoli di maggior rilievo. Adesso chi difenderà gli interessi del nostro territorio e prenderà a cuore i tanti problemi del ferrarese all’interno della Giunta Regionale?
Già in passato è stato fatto troppo poco per Ferrara, che risulta trascurata e in ritardo su tanti temi rispetto alle altre città dell’Emilia-Romagna. Il rischio è che l’isolamento, che ci ha penalizzato così duramente negli scorsi decenni, si faccia più profondo e condanni Ferrara ad essere esclusa dai tavoli in cui si prendono le decisioni.
Auspicavo che almeno uno dei due rappresentanti ferraresi del Pd eletti all’interno del Consiglio Regionale potesse ricevere un ruolo in Giunta. In questo modo Ferrara avrebbe avuto un filo diretto con la Regione per portare avanti i dossier urgenti: infrastrutture, Zls, petrolchimico e crisi aziendali complesse. A questo punto a cosa sono servite le tante preferenze che Calvano e Zappaterra hanno raccolto? Questo non mi interesserebbe se ciò oltre a danneggiare il nostro territorio non certificasse la totale ininfluenza del Pd locale rispetto alle dinamiche regionali.
L’unica chance di Ferrara per avere un Assessore regionale era che Elena Ugolini venisse eletta Presidente: in questo caso avrei avuto l’opportunità di sedere al suo fianco da assessore regionale e difendere gli interessi del nostro territorio. Un compito, questo, che d’ora in avanti sarà più arduo per colpa della debolezza e della ininfluenza del Pd ferrarese”.
Alessandro Balboni, vicesindaco di Ferrara e presidente provinciale di Fratelli d’Italia
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