Oggi (ieri, ndr) 8 dicembre giorno speciale per alcuni,….mentre si celebra l’Immacolata Concezione nella chiesa di quartiere i residenti di via dei Gerani e dintorni sono a guardare dalla finestra.
Ai più verrà la domanda: è un giorno di festa e staranno aspettando la visita di parenti e cari? Certo che no, è solo un comunissimo giorno di pioggia e le persone si stanno preparando al peggio.
Già ora 10.30 del mattino e la via è allagata.
Esco di casa con la scusa di un caffè al bar per recarmi sul quartiere Frutteti e scattare qualche foto per testimoniare che i problemi sono sempre gli stessi dopo tante inutili segnalazioni all’amministrazione ed enti.
Oggi non “è un giorno speciale” come recita il grande Pino Daniele in una sua canzone di grande successo, ma è un giorno di ordinaria pioggia perché non si stanno verificando eventi eccezionali come viene riportato da Amministrazione ed Enti come prassi nelle risposte alle nostre segnalazioni.
E così, passeggiando con l’ombrello e bagnandosi i piedi tra le pozze di acqua di ristagno sulla strada (perché i marciapiedi quasi non esistono più e nascondono insidie), si fanno due chiacchiere con i residenti che prima non si conoscevano quando c’era il sole.
Che fortuna ad avere cose di interesse che ci accomunano, abbiamo tutti la stessa passione: girare con il badile per liberare le caditoie e mettere sacchi di sabbia davanti ai garage quasi fossimo al mare d’Agosto, e nonostante il freddo e la pioggia che ci bagna siamo li sempre li a fare sempre le stesse cose e sempre a fare le stesse considerazioni.
Tutta la via dei Gerani è sommersa da foglie che a tratti la si deve percorre a passo d’uomo, figuriamoci in bicicletta oppure a piedi.
Il fondo diventa uno scivolo pieno di avvallamenti e se sei di sera, con il rifacimento dell’illuminazione pubblica tra le fronde degli alberi, siamo praticamente al buio e bisogna aspettare per l’appunto l’inverno e la caduta fino dell’ultima foglia.
Aaaaah…questi maledetti alberi caducifoglio, perché sono stati piantati così tanti che poi bisogna pulire le strade?
Non era forse meglio fare dei bei parcheggi al sole? Non scherziamo e proteggiamo gli alberi.
La via Mimosa in confine presto si accoderà negli allagamenti.
Qui sono presenti cumuli di terra di scavi abbandonati sulla strada ad occludere le caditoie, e tutto si trasforma in un melmaio, come conseguenza di una cantiere che dura almeno da due anni per il ripristino delle alimentazioni elettriche di Enel.
Anche su questa via, i marciapiedi sono per tratti cancellati e la pendenza stradale favorisce il dilavamento non in direzione caditoie ma verso i garage dei residenti che si allagano ripetutamente.
Fra un po’ mi recherò anche su questa via, per ritrovare i mie nuovi amici di interessi e conversazioni e per rendermi un pochino più speciale questa noiosa domenica di pioggia.
Davide Macchi (residente di quartiere dagli anni 70)
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