Economia e Lavoro
2 Dicembre 2024
Dal palco dello sciopero generale di Uil e Cgil in piazza Maggiore la sindacalista si concentra su quel 20% di italiani che vivono in uno stato di disagio economico e sociale

Tuffanelli (Uil): “Tassate i ricchi non sempre i poveri”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Caso Bibbiano. “Chi lo ha cavalcato per scopi elettorali, ora chieda scusa”

L'associazione "Dammi La Mano" di Ferrara, che da oltre vent'anni si occupa di affido, adozione e volontariato accogliente di minori, prende atto della sentenza sul cosiddetto "caso Bibbiano". Il Tribunale di Reggio Emilia ha infatti demolito l'impianto accusatorio che aveva alimentato per anni uno scandalo mediatico senza fondamento

Gender gap nei ruoli dirigenziali. “L’Ausl di Ferrara non fa eccezione”

Non basta avere ai vertici delle istituzioni una donna, cosa che non corrisponde necessariamente con un avanzamento complessivo della condizione delle donne né sul piano economico-sociale né su quello culturale. Ciò vale per le Istituzioni internazionali e per i vertici di governo come per le aziende pubbliche o private che siano

Coop Bellini. Tutto partì da ventiquattro braccianti

La storia della Cab (Cooperativa Agricola Braccianti) Giulio Bellini affonda le radici il 14 luglio 1945, quanto un gruppo di ventiquattro braccianti dell’argentano fonda la cooperativa “Terra e Lavoro”

Pac nel Fondo unico. Calderoni (Cia): “Battaglia per il futuro di tutti”

"Agricoltura sotto attacco. Non arriviamo al fondo" è lo slogan della campagna di mobilitazione messa in campo in queste settimane da Cia-Agricoltori Italiani, che riassume perfettamente l’obiettivo dell’associazione: no alla Pac in un Fondo Unico per non affondare un settore essenziale per la produzione di cibo e la tenuta economica dei territori

Dal palco di piazza Maggiore a Bologna, durante lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, ha parlato anche Alessandra Tuffanelli, delegata Uil a Ferrara Tua. “Io – esordisce – volevo parlarvi di povertà, mi discosto un po’ dal mio settore ma ci tenevo”.

Tuffanelli ricorda i “dati pubblicati dalla Caritas” con “due milioni e mezzo di italiani che vivono in stato di povertà assoluta”. “Assoluta – rimarca – vuol dire: ‘Non ho da mangiare'”.

Oltre a questi “affiancano altri 9,5 milioni che vivono in stato di povertà relativa: ‘Mangio, ma non ho tutto quello che mi serve per vivere'”.

Si tratta del 20% degli italiani: “Un italiano su cinque vive uno stato di grave disagio sociale ed economico. Su questo bisogna intervenire, a questo servono le manovre, non quello che farà questa manovra”.

Una manovra che secondo i sindacati non redistribuisce la ricchezza aiutando le face più deboli e che non propone politiche industriali utili al rilancio del paese.

“Questa povertà – prosegue Tuffanelli – è un trend che va sempre aumentando. Aumenta la forbice, i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Nel 2019 le 30 persone più ricche d’Italia possedevano 139 miliardi, oggi le stesse persone ne posseggono 235,  con un aumento del 62%”.

La soluzione, secondo la sindacalista, “è stato sociale, politiche pubbliche mirate ai cittadini in stato di difficoltà”. Politiche che garantiscano “i loro diritti” seguendo il principio dell’articolo 53 della Costituzione: “Chi ha tanto dà tanto, chi ha poco dà poco, chi non ha niente non dà niente”.

Un principio insegnatole dal padre, nato poverissimo, nella fascia che oggi potrebbe essere quella di quei 2,5 milioni di persone che vivono in povertà assoluta e non hanno da mangiare.

“Io amo lo stato – le diceva suo padre – perché mi ha permesso di stare bene e di avere un futuro per me e per i miei figli”.

Oggi però questo principio non funzionerebbe più “perché la manovra (finanziaria, ndr) non porta a questo tipo di risultati” e “i giovani di oggi se lo sognano l’ascensore sociale”.

“Lo Stato sociale – spiega – funziona se applichiamo due principi: uno se i soldi li va a prendere a chi li ha, non ai poveracci; secondo, devi redistribuirli secondo giusti criteri di equità e giustizia sociale”.

“Tassate questi – conclude riferendosi ai ricchi -, non sempre i soliti poveri sfigati”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com