Cronaca
28 Novembre 2024
Secondo le forze dell'ordine il sistema avrebbe avuto 22 milioni di utenti per un giro d'affari che si aggirava sui 250 milioni di euro al mese

Pirateria tv, smantellata rete internazionale da 3 miliardi l’anno. Coinvolta anche Ferrara

di Redazione | 3 min

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Un’operazione di portata internazionale ha messo fine a una delle più grandi reti di streaming illegale al mondo, che permetteva a milioni di utenti di accedere gratuitamente a contenuti protetti da copyright, come eventi sportivi, film e serie tv. L’operazione, denominata “Taken Down”, ha portato all’arresto di 11 persone in Italia e all’estero, e ha coinvolto anche Ferrara, una delle città in cui sono state eseguite le perquisizioni, insieme a numerose altre città italiane.

La rete, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polizia di Stato con il coordinamento della Procura di Catania, permetteva la fruizione illegale di contenuti televisivi, compresi eventi di calcio italiani e internazionali, e serie tv da piattaforme come Netflix, Amazon Prime, Disney+ e Dazn. Con un giro d’affari che si aggirava sui 250 milioni di euro al mese, la rete contava ben 22 milioni di utenti attivi. I numeri impressionanti parlano di un business illecito che ha generato oltre 3 miliardi di euro in un anno.

Il sistema sfruttava la tecnologia delle Iptv illegali (Internet Protocol Television), con una rete globale di server e canali pirata, che trasmettevano contenuti live e on demand, sottraendo enormi guadagni alle piattaforme legali e ai detentori dei diritti. Le indagini hanno portato alla scoperta di oltre 2500 canali illegali e numerosi server, che gestivano la maggior parte dei flussi pirata in Europa.

Nell’operazione sono stati impegnati più di 270 agenti della Polizia Postale, che hanno eseguito 89 perquisizioni in 15 regioni italiane, e hanno ottenuto la collaborazione delle forze di polizia estere per 14 perquisizioni in paesi come il Regno Unito, l’Olanda, la Svezia, la Svizzera, la Romania e la Croazia. Le perquisizioni hanno interessato città di tutta Italia, con Ferrara inclusa tra i luoghi dove sono stati effettuati i controlli. Oltre alle 11 persone arrestate in Italia, la Polizia croata ha arrestato altre 11 persone, mentre le indagini continuano su numerosi altri sospetti.

Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati beni per milioni di euro, tra cui criptovalute per oltre 1,6 milioni di euro e contante per oltre 40.000 euro. La Polizia Postale ha anche rilevato l’uso di applicazioni di messaggistica crittografata e identità fittizie da parte degli organizzatori della rete pirata, utilizzate per evitare di essere scoperti e per condurre i propri affari illeciti.

Oltre alle implicazioni economiche, l’operazione ha messo in luce anche l’enorme impatto di questo fenomeno sulla cultura e sull’industria dell’intrattenimento. La distribuzione di contenuti pirata danneggia gravemente i legittimi detentori dei diritti, inclusi produttori, distributori e operatori televisivi, che si vedono sottrarre miliardi di euro ogni anno.

La lotta contro lo streaming illegale è quindi una priorità per le autorità, che con questo intervento hanno inflitto un duro colpo a una delle reti pirata più potenti e radicate a livello mondiale.

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