Giovedì 5 dicembre alle ore 17, al Best Western Palace Inn Hotel, verrà presentato il calendario 2025 del Parco del Delta del Po. Sono tredici immagini, di altrettanti eccellenti fotografi naturalisti, quelle selezionate per raccontare lungo un anno le bellezze dell’area naturale protetta.
All’incontro saranno presenti Aida Morelli, presidente del Parco del Delta e Massimiliano Costa, direttore dell’Ente insieme ai fotografi che hanno offerto le loro immagini per la realizzazione del calendario: Fabio Barucci, Antonio Benetti, Maurizio Bonora, Loris Costa, Silvano Foschini, Milko Marchetti, Alex Palara, Luciano Piazza, Roberto Sauli, Sergio Stignani, Massimo Vertuani e Roberto Zaffi.
Il Parco è il regno degli uccelli, tanto che se ne contano oltre 350 specie ma, la biodiversità racchiusa nei 54 mila ettari protetti a Parco è straordinaria: la narrazione di questa straordinarietà si sfoglia mese dopo mese. Realizzare fotografie naturalistiche che raggiungano elevati livelli di qualità è un’arte. Appostamenti, luce, luoghi, situazione meteorologica e stagionalità influiscono notevolmente sulla riuscita delle battute fotografiche che possono durare giorni. Vere e proprie campagne fotografiche che, alla fine, donano immagini inusuali che danno il senso della varietà e dell’unicità della natura.
Nel calendario del Parco, edizione 2025, si alternano il Falco di palude e la Cicogna bianca, ma anche l’Istrice, il Mignattaio, il Ramarro occidentale, solo per citarne alcuni. Specie animali spesso avvistabili in particolari condizioni o consuete per la loro diffusione ma, quello che distingue queste immagini, è la particolarità del momento in cui sono state colte: due Falchi di palude che si corteggiano, una Cicogna bianca che pare istruire i suoi piccoli al volo, un esemplare maschio di Sterna comune che porta un pesce alla femmina impegnata nella cova, un giovane e curioso lupo fra la nebbia.
“La disponibilità dei fotografi naturalisti del Parco – sottolinea la presidente Morelli – ci ha permesso di realizzare un racconto per immagini che ci propone pillole di bellezza naturale ma, al contempo, ci presenta la fragilità di questi straordinari esemplari che, al pari degli uomini e delle donne, sono a pieno titolo abitanti del Parco. Solo se utilizziamo la tutela di questa nostra biodiversità come paradigma per le scelte e le prospettive future, possiamo garantirci un futuro sostenibile”.
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