Lagosanto
22 Novembre 2024
La direzione dell'azienda sanitaria replica al Comitato Diritti violati sul paventato depotenziamento

Ospedale del Delta, l’impegno dell’Ausl “è fortissimo”

di Redazione | 4 min

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Lagosanto. Nessuna volontà di depotenziare l’Ospedale del Delta, anzi. L’Ausl risponde al Comitato Diritti violati per dire che “non vi è alcuna intenzione di depotenziare l’ospedale del Delta, rispetto al quale, al contrario, vi è in atto un fortissimo impegno per ulteriore sviluppo”.

Nel merito dei temi sollevati dal comitato, “le rimodulazioni dei servizi nei periodi estivi vengono effettuate da tutte le aziende sanitarie, e sono programmate per garantire le ferie (previste dalla legge) a tutto il personale. Ciò accade al Delta come in ogni altro ospedale della Regione, hub compresi”.

Per quanto riguarda la riorganizzazione della Chirurgia, il relativo progetto è “in linea con le normative nazionali e le linee guida Agenas, e finalizzato a concentrare la casistica di maggiore complessità, al fine di assicurare ai pazienti percorsi di cura di elevata qualità, sicuri e appropriati”. Tale progetto prevede anche “una implementazione, presso gli altri ospedali, di chirurgia di minore complessità, che porterà non ad un calo bensì ad un incremento degli interventi chirurgici; progetto del quale il Delta è ospedale capofila”.

L’Ausl poi assicura che “non vi sarà alcuna cessazione o calo di servizi a causa della erogazione delle risorse per le attività aggiuntive. Va precisato che tali risorse hanno un tetto contrattuale che non può essere superato e che dunque devono essere modulate in modo da garantire prioritariamente le attività di emergenza-urgenza e le attività che prevedono la presenza dei medici sulle 24 ore, come i reparti internistici. Proprio per questo la Direzione ha garantito le attività aggiuntive dei professionisti del Delta ma anche di quelli che da Cona si spostano per coprire attività su ospedali “meno attrattivi” come appunto quello di Lagosanto”.

Questi gli orari esatti: gli internisti di Cona svolgono 110 ore al mese a favore delle medicine del Delta, i neurologi 15/20 ore, che si aggiungono al riconoscimento di circa 600 ore al mese ai professionisti del Delta, pari al 60 per cento di tutte le ore di attività aggiuntiva riconosciute in Azienda (di cui 200 ore alla Medicina, 150 al PS, 100 all’Ortopedia, 50 alla Radiologia e 96 ore allo Spoi).

Per quanto attiene allo specifico dell’Ortopedia – “che non è un’attività H24 e che gestisce molte attività programmate”, specifica la direzione – è stata “proposta una rimodulazione delle sale per poter garantire il sostegno alle attività di emergenza e urgenza e ricovero internistico senza impatti significativi sull’attività ordinaria nè sull’urgenza dell’Ortopedia”.

Per quanto attiene, più in generale, alla situazione dell’ospedale del Delta, l’azienda sanitaria ricorda che “procede la realizzazione del Progetto varato nel 2021 finalizzato a potenziare la struttura, implementarne l’attività e definirne l’identità come struttura di rifermento per il distretto Sud Est, capofila su varie progettualità provinciali”.

Quanto alla Procreazione medicalmente assistita “è riferimento provinciale (e non solo) e dopo gli investimenti per 300mila euro da poco effettuati, ha conseguito il riconoscimento di struttura di terzo livello”.

La Cardiologia riabilitativa “segue i pazienti cardiologici di tutta la provincia, dalla fase intensiva post-acuta ospedaliera alla fase territoriale. Sempre al Delta è stata collocata la Centrale operativa (Hub) del nuovo progetto di Teleriabilitazione con l’installazione di software e device (con finanziamento Pnrr di 1,9 milioni di euro) che consentiranno di effettuare riabilitazione, al domicilio del paziente o nella Casa di Comunità a lui prossima, per utenti anziani e fragili residenti nelle aree interne. Sono in corso di distribuzione le necessarie apparecchiature ai pazienti sul territorio”.

Sul capitolo delle apparecchiature tecnologiche e digitali, all’ospedale del Delta sono inoltre destinate ulteriori apparecchiature per circa 480mila euro da fondi Pnrr: un nuovo mammografo digitale con tomosintesi e un ecotomografo già installati e un sistema radiologico polifunzionale.

Sul fronte personale, infine, l’Ospedale di Lagosanto “soffre purtroppo di una scarsa attrattività, e ciò genera un forte turnover. I limitati collegamenti, le difficoltà di trasporto e la scarsità di servizi che caratterizzano il territorio di riferimento incidono negativamente sul reclutamento del personale. In tal senso, proprio per sopperire a tale situazione, l’Ausl sta valutando possibili incentivi da riconoscere ai professionisti che scelgono di svolgere la propria attività lavorativa all’Ospedale del Delta, oltre a promuovere collaborazioni e sinergie con l’ospedale di Cona e gli altri  presidi del  territorio”.

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