Seguire flussi del turismo a Ferrara assomiglia sempre più ad andare sulle montagne russe. Stando infatti agli ultimi dati forniti in conferenza stampa dal sindaco Alan Fabbri e dall’assessore al turismo Matteo Fornasini i pernottamenti segnano un +21,7% rispetto al 2019 passando da 310.556 a 377.886 tenendo in considerazione il periodo gennaio settembre. Così come sono aumentati i pernottamenti aumenta anche il numero totale di turisti che passano dai 198.468 del 2019 ai 208.689 di quest’anno (sempre confrontando il periodo gennaio settembre).
“Questa conferenza stampa – dice il sindaco – vuole fare chiarezza su dei dati sbagliati che sono stati riportati per anni senza tener conto di alcuni fattori che abbiamo cercato di chiarire in questi ultimi mesi sul tema delle presenza turistiche intese come pernottamenti”. Qua Fabbri apre una parentesi dicendo che “limitare il turismo soltanto ai pernottamenti credo che sia limitativo per una città come Ferrara”. I dati comunque “sono completamente opposti rispetto alla narrazione che è stata data molto spesso sia dalla stampa che dalla regione”.
Rispetto ai numeri riportati dall’ufficio statistico della regione ci sarebbe uno scarto di circa 57mila pernottamenti e 47mila turisti dovuto al modo con cui vengono raccolti i dati. Quelli nuovi, riportati da Fornasini e Fabbri, sono stati raccolti prendendo come riferimento la tassa di soggiorno che ogni turista paga alla struttura e che viene conteggiata dagli uffici comunali ogni tre mesi. Quelli della regione invece vengono inviati dalle strutture e, dice Fabbri, “non è obbligatorio inviarli” così ben 89 strutture su 438 non li hanno forniti causando il buco che si è venuto a creare.
L’ufficio statistico della Regione all’ultima rilevazione segnava un -7,4% sullo stesso periodo (gennaio-settembre) del 2023 e -10,3% sul 2019, spiegando il calo rispetto al mese precedente segnalando che il ritardo nell’invio dei dati da parte di alcune strutture ricettive aveva portato a rivedere al ribasso le stime fatte nel mese di agosto.
L’assessore Fornasini torna dunque a ribadire che “parlare male del turismo fa male” a operatori e alla città mentre questi nuovi dati “ci danno ragione rispetto alla strategia messa in campo”. Entro la fine dell’anno saranno inoltre pubblicate tutte le date degli eventi del 2025 così da andare incontro alle richieste degli operatori del settore che chiedevano poter programmare almeno a 12\18 mesi se non addirittura a 24. Ora l’obiettivo, dice l’assessore, è raggiungere il “mezzo milione di pernottamenti”.
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