Sono variazioni negative quelle che riportano gli ultimi dati sui pernottamenti di turisti nel territorio ferrarese, soprattutto se paragonati a quelli rilevati soltanto un mese fa, quando, durante la seduta della sesta commissione l’assessore Fornasini riportava un trend in aumento, +2,9% sul periodo gennaio agosto 2023 e +5,3% sul 2023. “Continuare a raccontare – aveva detto – che il turismo è a tinte fosche fa male alla città“. Si tratta di numeri, riportati anche dal nostro giornale, che però oggi subiscono una variazione inaspettata e aprono le porte a un panorama che non sembrerebbe tanto roseo, -7,4% sullo stesso periodo (gennaio-settembre) del 2023 e -10,3% sul 2019.
Il problema starebbe nella rilevazione che ha portato a una diminuzione dei pernottamenti. Se fino ad agosto infatti, si parlava di 316.512 pernottamenti, lo ha fatto questo giornale così come l’assessore basandosi sui dati forniti dalla Regione, oggi le stime sono state riviste al ribasso e si attestano a 287.986, con uno scarto molto rilevante di circa 30.000 unità. Stando agli ultimi dati, aggiungendo i pernottamenti di settembre, in città si arriva a superare di poco i 320mila.
La comunicazione dei dati, che prima era manuale, sta passando a un invio attraverso il sistema gestionale commerciale. Un ritardo nel caricamento dei dati da parte degli esercizi commerciali e dagli albergatori ha costretto i tecnici di via Aldo Moro a fare una stima sul trend, che si è rivelata purtroppo molto diversa rispetto alle aspettative iniziali. Non a caso la Regione continua a parlare di dati provvisori che saranno passibili di modifica e quindi da considerare definitivi solo nel marzo del 2025.
Le presenze fino ad agosto sono state sovrastimate e riviste alla luce dei dati raccolti successivamente, un caso analogo si era già verificato lo scorso anno a Rimini ma al contrario, i dati sui pernottamenti erano stati sottostimati per poi rivelarsi favorevoli per il turismo riminese. Ferrara è una delle province dove si sono verificate più oscillazioni ed è, anche per questo, che gli uffici statistici della regione hanno avvisato prontamente il comune e le associazioni di categoria.
Questo il panorama del 2024 dove per i pernottamenti (dati provvisori) si registra un numero totale di 320.129 che come già scritto sopra registrano una variazione del -7,4% sul 2023 e del -10,3% sul 2019. Per il 2023 (dati consolidati) invece il totale dei pernottamenti era stato di 460.369 in crescita rispetto al 2022 del 3,2% ma in calo del 3,9% rispetto al 2019. Nel 2022 446.189 in grandissimo aumento rispetto al 2021, del 39,8% ma con -6,9 sul 2019. Nel 2021 sono 319.099 in aumento del 45,8% rispetto al 2020 e in calo del 33,4% rispetto al 2019. Infine, nel 2019 sono stati 479.111.
Non è però tutto negativo perché Comacchio registra nel periodo gennaio-settembre del 2024 2.128.126 pernottamenti in crescita del 3,8% sul 2023 e del 7,3% sul 2019. Nel 2023 i pernottamenti totali sono stati 2.076.562 con una variazione negativa del 2,5% rispetto al 2022 e positiva del 3,9% rispetto al 2019. Nel 2022 sono stati 2.130.033 con 13,9% in più del 2021 e 6,6% in più rispetto al 2019. È stato il primo anno, dopo la pandemia, in cui il turismo si è ripreso e nei nostri Lidi si è superato immediatamente il trend negativo dovuto al Covid quando, nel 2019, i pernottamenti totali erano stati 1.998.304.
A Ferrara i turisti totali nel periodo gennaio-settembre 2024 sono stati 161.750 (-8,7% rispetto al 2023 e -16,5% rispetto sul 2019). Nello stesso periodo Comacchio se ne sono registrati 303.148 (6% in più rispetto al 2023 e 10,8% in più rispetto al 2019). Nel 2023 Ferrara ha avuto 232.123 turisti (+4,9% rispetto al 2022 e -9,6% rispetto al 2019). Comacchio, invece, 295.616 (+1,1% sul 2022, +5,8% sul 2019). Nel 2022 Ferrara registra 221.198 turisti (+48,8% sul 2021 ma -13,8% sul 2019), Comacchio 292.319 (+15,9% sul 2021 e +4,6% sul 2019). Nel 2019 i dati ci dicono che a Ferrara sono arrivati 256.646 turisti e a Comacchio 279.407.
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