Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2024.
I primi nove mesi del 2024 evidenziano una diminuzione del fatturato conseguente alla riduzione dei prezzi energetici e la conferma della crescita dei risultati economici e degli investimenti, rispetto alle significative crescite realizzate nel 2023, sostenute anche da componenti non ricorrenti. In particolare, l’aumento del 9,2% degli investimenti operativi dimostra l’attenzione continua del Gruppo allo sviluppo, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, la cui tenuta si è riconfermata anche in occasione dei recenti fenomeni meteoclimatici estremi. Costante, inoltre, l’impegno della multiutility su progetti in grado di accelerare il percorso verso la transizione green delle comunità servite, in piena coerenza con il Piano industriale quinquennale al 2027.
La gestione delle attività ha conseguito ottimi risultati con una crescita sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, che hanno sostenuto l’incremento del Mol e del reddito operativo e garantito una solida creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato: “Pienamente in linea con quanto evidenziato nel primo semestre 2024, anche i risultati dei nove mesi si contraddistinguono per una significativa crescita di tutti i principali indicatori del conto economico e una creazione di valore in continua progressione per tutti gli stakeholder. In particolare, l’accelerazione dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che si incrementa di oltre il 20%, e l’aumento del rendimento sul capitale investito, che sale al 9,5%, confermano che stiamo dando piena esecuzione al nostro Piano industriale. Ai positivi risultati economico-finanziari si accompagna la continua attenzione alla crescita sostenibile dei territori in cui operiamo: un impegno che trova conferma nel margine operativo lordo a valore condiviso, pari a circa il 54% del Mol complessivo. Sono risultati che fanno leva sulla capacità del Gruppo di crescere sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, continuando quel percorso di sviluppo ‘strutturale’ sostenibile a favore delle comunità servite. A seguito dell’avvio della fornitura dei clienti del Servizio a Tutele Graduali e del continuo sviluppo commerciale, ormai forniamo almeno un servizio a oltre 7,5 milioni di cittadini”.
Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera, ha aggiunto: “La relazione al 30 settembre evidenzia un incremento di oltre il 20% dell’utile netto di pertinenza degli azionisti, che sale a circa 283 milioni di euro. Il Gruppo ha registrato una crescita particolarmente solida, con un importante contributo dato dai business regolati, che hanno beneficiato dell’evoluzione del quadro regolatorio, e della filiera ambiente, con un Mol in continuo incremento soprattutto nel libero mercato, consolidando la leadership nel settore nonostante un contesto macroeconomico complesso. Le performance già positive a livello operativo sono state accompagnate da un contributo significativo della gestione finanziaria, che sta progressivamente registrando nel 2024 i benefici delle attività di liability management e razionalizzazione del debito avviate a partire dalla seconda metà del 2023. Inoltre, anche grazie al contributo della linea di finanziamento Bei, il Gruppo ha continuato ad accelerare il percorso di transizione green, decarbonizzazione, economia circolare e tutela della risorsa idrica nei territori serviti. Gli investimenti operativi lordi sono in incremento di circa il 10%, in aumento da molti anni proprio per favorire un importante sviluppo infrastrutturale, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e la resilienza di tutti gli asset. Il rapporto debito netto su Mol, che si conferma stabilmente in zona 2,74x, garantisce al Gruppo una significativa solidità e flessibilità finanziaria per poter indirizzare con successo le opportunità di crescita per linee esterne, in linea con gli obiettivi del Piano industriale”.
Ricavi per oltre 8 miliardi
Al 30 settembre 2024, i ricavi sono stati pari a 8.187,4 milioni di euro, in flessione rispetto ai 10.955,0 milioni dell’equivalente periodo 2023 (-25,3%), principalmente per la diminuzione dei prezzi delle commodity energetiche e per la riduzione delle attività incentivate sui servizi per il risparmio energetico. La contrazione del fatturato per i minori volumi gas è stata più che compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie al rilevante sviluppo commerciale, e dai maggiori ricavi tariffari nei servizi a rete dei business regolati, in base ai nuovi riferimenti di rendimento dell’Autorità.
Margine operativo lordo (Mol) in aumento a 1.037,6 milioni
Il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2024 sale a 1.037,6 milioni di euro (+3,1%) rispetto a 1.006,8 milioni al 30 settembre 2023. Si tratta di una crescita interamente organica e strutturale, guidata dal ciclo idrico e dalle buone performance dell’area ambiente ed energia elettrica, consentendo di compensare pienamente il venir meno delle marginalità legate al superecobonus, inserite nell’area gas, e confermando ulteriormente la solidità del portafoglio multibusiness.
Risultato operativo netto in aumento a 522,5 milioni di euro
Il risultato operativo netto al 30 settembre 2024 sale a 522,5 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto ai 504,6 milioni dei primi nove mesi del 2023. Tale incremento è stato sostenuto anche da una normalizzazione degli accantonamenti, riconducibile a una standardizzazione nei prezzi delle commodity dei mercati energetici; questo ha permesso di compensare in parte l’aumento degli ammortamenti connessi al trend investitorio degli ultimi anni, principalmente per lo sviluppo degli impianti della filiera ambiente e delle reti di distribuzione idriche ed energetiche.
Gestione finanziaria: ottimi risultati nei primi 9 mesi
La gestione finanziaria dei primi nove mesi del 2024 è pari a 89 milioni di euro, in miglioramento di 50,7 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per le attività di razionalizzazione della struttura finanziaria.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti in crescita di oltre il 20%
Al 30 settembre 2024, l’utile netto si attesta a 312,1 milioni di euro (+16,8%), rispetto ai 267,1 milioni dell’equivalente periodo 2023, con un tax rate del 28%, in leggera crescita, principalmente a causa di minori benefici fiscali. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* sale a 282,9 milioni di euro, in aumento del 20,1% rispetto ai 235,5 milioni al 30 settembre 2023.
Investimenti operativi in decisa crescita e riconferma della solidità finanziaria del Gruppo
Nei primi nove mesi del 2024 gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 561,1 milioni di euro, in aumento di 47,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+9,2%) e sono riferiti soprattutto a interventi di sviluppo su impianti, reti e infrastrutture, e adeguamenti normativi che riguardano in particolare le reti energetiche e idriche.
La solidità finanziaria del Gruppo è pienamente confermata con un rapporto debito netto/Mol a 2,74x, valore mantenutosi costante in tutto l’esercizio e che lascia intatta un’ampia flessibilità finanziaria, al servizio di potenziali nuove opportunità future.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto nei primi nove mesi 2024 si attesta a 4.175 milioni di euro, in linea con i 4.148,9 milioni al 30 settembre 2023.
In miglioramento i ritorni finanziari sia sul capitale investito, che si attesta a quasi 8 miliardi, sia sul capitale proprio: il ROI sale al 9,5% (dal 9% del 30 settembre 2023) e il ROE passa all’11,7% (dal 10,6% dei primi nove mesi dell’anno precedente).
Area gas
Il Mol dell’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – si attesta al 30 settembre 2024 a 308,7 milioni di euro rispetto ai 334,1 milioni dell’analogo periodo 2023. Tale risultato, in miglioramento rispetto al primo semestre, è sostenuto dalla crescita di marginalità nelle attività commerciali, anche per il minore impatto dei costi di modulazione, e dai ricavi regolati di distribuzione, grazie all’effetto del recupero della maggiore inflazione e Wacc, che riescono in parte a compensare il venir meno di opportunità di business non ricorrenti che avevano caratterizzato il risultato dell’esercizio precedente, la principale delle quali era legata alle attività di efficientamento energetico che beneficiavano di incentivi fiscali (ecobonus 110%).
Nei primi nove mesi del 2024 gli investimenti lordi effettuati nell’area gas sono stati pari a 126,2 milioni di euro, rispetto ai 138,1 milioni dell’anno precedente principalmente per il venir meno di investimenti non ricorrenti effettuati nel 2023.
Il numero di clienti gas si attesta a quota 2 milioni.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 29,7%.
Area energia elettrica
Il Mol dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e illuminazione pubblica – sale al 30 settembre 2024 a 200,7 milioni di euro (+7,2%), rispetto ai 187,3 milioni dell’analogo periodo del 2023. La crescita è sostenuta dai maggiori margini commerciali, grazie allo sviluppo e alla riduzione dei costi di modulazione. In crescita anche la distribuzione, per l’applicazione del criterio regolatorio ROSS, il recupero inflattivo e l’aumento del Wacc regolatorio.
Nell’area energia elettrica gli investimenti lordi ammontano a 85,9 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nella distribuzione energia elettrica, gli interventi realizzati riguardano prevalentemente il potenziamento di impianti e reti finalizzati ad aumentare l’hosting capacity, oltre al proseguimento delle attività di sostituzione massiva dei contatori e agli interventi per il miglioramento della resilienza della rete, mentre nella pubblica illuminazione aumentano gli investimenti nelle attività connesse all’acquisizione di nuovi clienti. Tra gli investimenti rientra anche il progetto Smart Grid, finanziato dal PNRR, per il potenziamento della rete elettrica triestina e la creazione di nuovi impianti per alimentare i terminal portuali di Trieste e rispondere all’evoluzione del fabbisogno elettrico della città.
Ricordiamo che a partire dal 1° luglio 2024, al termine del regime di maggior tutela, il Gruppo ha acquisito circa 1 milione di clienti a valle dell’aggiudicazione di 7 lotti (il massimo consentito sui 26 complessivi) nella gara per il Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici in 37 province, rafforzando la propria presenza in diverse regioni italiane e consolidando ulteriormente la propria posizione di terzo operatore energetico nel panorama nazionale. Anche grazie al contributo positivo delle attività di rafforzamento dell’azione commerciale a libero mercato, il numero di clienti è aumentato del 56,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo quindi circa 2,7 milioni di unità.
Per quanto concerne l’illuminazione pubblica, nel corso dei primi nove mesi del 2024 il Gruppo Hera ha acquisito 25,6 mila punti luce in 15 nuovi comuni, principalmente in Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Liguria e Lombardia. In crescita anche la percentuale dei punti luce gestiti che utilizzano lampade a led, a riconferma dell’attenzione costante per una gestione sempre più efficiente e sostenibile dell’illuminazione pubblica.
Il contributo dell’area energia elettrica al Mol di Gruppo è pari al 19,3%.
Area ciclo idrico
Il Mol dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – al 30 settembre 2024 sale a 234,5 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto ai 209,3 milioni dei primi nove mesi del 2023. Questo risultato è riconducibile prevalentemente al recupero inflattivo e all’incremento del Wacc regolatorio.
Gli investimenti lordi nell’area ciclo idrico sono stati pari a 174,9 milioni (107,9 milioni nell’acquedotto, 39,8 milioni nella fognatura e 27,2 milioni nella depurazione), principalmente per estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. Tra i principali interventi si segnalano: nell’acquedotto il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci e specifiche operazioni di rinnovo e potenziamento, fra cui gli interventi sulla rete acquedottistica nei territori di Padova e Trieste, che accedono anche ai contributi Pnrr; nella fognatura la riqualificazione della rete fognaria in altri territori serviti, le opere di adeguamento scarichi, la realizzazione di una vasca di prima pioggia nel comune di Cattolica e gli interventi fognari concomitanti al prolungamento delle tangenziali di Forlì e di Modena; nella depurazione l’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Ravenna e Lugo e la realizzazione del nuovo impianto con tecnologia power to gas presso il depuratore IDAR di Bologna, in parte finanziato dal PNRR. Sempre con fondi Pnrr (19,5 milioni sui 27 milioni di investimento complessivi) sono partiti nelle Marche i primi cantieri che consentiranno di digitalizzare ed efficientare la rete infrastrutturale idrica in provincia di Pesaro.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al Mol di Gruppo è pari al 22,6%.
Area ambiente
Al 30 settembre 2024 il Mol dell’area ambiente sale a 271,6 milioni di euro (+5,3%), rispetto ai 258 milioni dell’analogo periodo 2023. Il Mol per i servizi di trattamento rifiuti raggiunge i 223,2 milioni, mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento sale a circa 48,3 milioni, soprattutto per la progressiva messa a regime delle nuove concessioni.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si evidenzia un incremento dei rifiuti commercializzati dovuto all’incremento dei rifiuti da mercato, grazie al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti e allo sviluppo del portafoglio clienti, sia nel settore industria sia nel settore utility. I rifiuti urbani si normalizzano invece rispetto all’anno precedente, che conteggiava i conferimenti straordinari in seguito all’alluvione 2023.
Nei primi nove mesi dell’anno, in questa area di business il Gruppo continua il suo percorso di crescita grazie alla diversificazione dell’offerta, all’ampiezza del portafoglio clienti e alla capacità di rispondere con servizi innovativi e integrati, nonostante un contesto macroeconomico complesso con ripercussioni anche nei mercati presidiati. In particolare, Herambiente, che grazie a una dotazione unica è il primo operatore del settore in Italia, consolida la propria leadership nel mercato industria con l’integrazione sinergica di Trs Ecology. L’operazione porterà al rafforzamento delle prospettive di crescita di un’affermata realtà locale con l’avvio del rinnovo della piattaforma di Caorso, in ottica di ulteriore tutela ambientale e crescita del recupero di materia. La multiutility, supportando anche le grandi aziende nella riduzione e riciclo degli scarti, nella rigenerazione delle risorse e nel raggiungimento dei propri target Esg, quindi, riconferma il proprio ruolo di partner strategico per la transizione ambientale anche del settore industriale.
La sostenibilità ambientale è per il Gruppo Hera un obiettivo prioritario, così come la massimizzazione della rigenerazione delle risorse: ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti che, grazie al forte impegno messo in campo dalla multiutility in tutti territori gestiti, si incrementa di più di due punti percentuali rispetto ai valori del 2023, salendo al 73,9%.
Gli investimenti effettuati nell’area ambiente ammontano a 93,8 milioni di euro e riguardano principalmente gli interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti, tra cui le realizzazioni sulla linea 4 dell’impianto di Padova che procedono regolarmente, l’ottimizzazione di isole ecologiche e di attrezzature di raccolta. In particolare, nella filiera degli impianti di selezione e recupero si registra un incremento per effetto delle realizzazioni delle controllate HEea, società in partnership con Eni Rewind, e Vallortigara per ampliamento dell’impianto a Torrebelvicino (Vi), oltre alla costruzione in corso a Modena dell’impianto per il riciclo delle plastiche rigide, parzialmente finanziato anche dal Pnrr.
Il contributo dell’area ambiente al Mol di Gruppo è pari al 26,2%.