Polizia Locale: sequestrati 1,5 kg di droga in sei mesi
Il Comune di Ferrara traccia già un bilancio semestrale dell'attività di contrasto allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti condotta dalla Polizia Locale nei primi sei mesi del 2025
Il Comune di Ferrara traccia già un bilancio semestrale dell'attività di contrasto allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti condotta dalla Polizia Locale nei primi sei mesi del 2025
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 14 milioni di euro per il potenziamento degli Hub urbani, destinati a interventi di riqualificazione e sviluppo in tutto il territorio regionale. Ferrara si distingue ottenendo il riconoscimento per due progetti: l'Hub del Centro Storico e quello dell'area Gad e via Bologna, entrambi finalizzati a rilanciare il tessuto economico e sociale della città
Oltre duecento articoli, il cui valore stimato dei prodotti originali si aggira - sul mercato legale - tra i 250 e i 1.000 euro al pezzo. Sono quelli che ha sequestrato la Guardia di Finanza di Ferrara dopo un controllo all'interno di un negozio del centro storico
In meno di ventiquattro ore, tra mercoledì e giovedì, i Carabinieri di Comacchio hanno eseguito un divieto di avvicinamento, tratto una persona in arresto in flagranza e successivamente eseguito – sempre a carico dello stesso – una misura cautelare in carcere
"Noi ci siamo, eccome". Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, il procuratore sportivo Davide Gurieri dell'agenzia Golden Ball di Sasso Marconi conferma la disponibilità dell'ex capitano biancazzurro Davide Marchini, da lui rappresentato, a sedere sulla panchina dell'Ars et Labor nel prossimo campionato di Eccellenza
Una pala d’altare dal titolo Compianto sul cristo morto della metà del XVII secolo prestata da Vittorio Sgarbi, presidente recentemente confermato della Fondazione Ferrara Arte, al Palazzo dei Diamanti per la mostra Ferrara e il Cinquecento è stata sequestrata dai carabinieri e spedita a Roma al reparto operativo del Nucleo Tutela Patrimonio lo scorso 9 ottobre, pochi giorni prima dell’inaugurazione. A riportarlo sono Il Fatto Quotidiano e Report in un’inchiesta congiunta uscita in televisione nella sera del 7 novembre e sul giornale odierno.
Nell’articolo a firma Thomas Mackinson, che insieme a Report aveva già fatto l’inchiesta su La cattura di San Pietro di Rutilio Manetti, viene spiegato come il dipinto figuri nel catalogo della mostra di Palazzo Diamanti anche se la scheda curatoriale non riporterebbe la provenienza. Nessuno però pare sapere dove sia finita visto che nella sala nove, dove dovrebbe essere per le dimensioni, non c’è. Solo alla fine, fa sapere il giornalista, arriva la conferma del direttore di Ferrara Arte Pietro di Natale: “Non è stato esposto perché c’è un provvedimento dell’autorità giudiziaria per un’indagine in corso”.
Secondo la ricostruzione che esce dall’inchiesta il quadro apparteneva alla famiglia del giornalista Paganello Spetia e risulta rubato dal palazzo di famiglia, vicino a Perugia, nel 1984. Lo stesso Spetia, raggiunto da Mackinson, scopre solo dalla penna de Il Fatto Quotidiano che il dipinto risulta ora di proprietà della Fondazione Cavallini-Sgarbi.
Oltre al dipinto a Palazzo dei Diamanti i carabinieri hanno sequestrato anche una scultura in terracotta del volterrano Raffaele Consortini, Madre e figlio, datata 1939 e furto denunciato nel 1997 e di proprietà dell’ex giudice della Corte d’Appello di Firenze Antonio Nannipieri. Regalata dalla madre per il figlio tragicamente scomparso nel 1987. A distanza di 23 anni è ricomparsa al Mart a Rovereto, di cui Sgarbi è presidente, nella mostra Giotto e il Novecento che si è tenuta dal 5 dicembre 2022 al 4 giugno 2023 e la proprietà verrebbe indicata come Fondazione Cavallini-Sgarbi.
“Non sono indagato e si tratta di un errore – precisa Sgarbi a Estense-com -. Il «Compianto sul Cristo Morto» è una copia da Ortolano, e che, come tale, doveva essere esposto a Ferrara (ed è nel catalogo della mostra). Ho comprato regolarmente quel dipinto nel 2022 da un privato (i carabinieri hanno tutta la documentazione). Non è detto, peraltro, che sia l’opera rubata nel 1984, perché, del dipinto di Ortolano della Galleria Borghese esistono diverse copie. Ma ho consegnato il quadro e la documentazione relativa per effettuare gli esami del caso. La scultura «Madre e figlio» di Raffaello Consortini, esposta al Mart di Rovereto nel 2023 è un’opera a tutta evidenza diversa da quella indicata da Il Fatto Quotidiano. Io comprai l’opera al Mercante in Fiera, oltre venti anni fa, e, nel confronto con la foto stampata da «Il Fatto Quotidiano», si vedono notevoli differenze: sono diverse le mani, la scollatura, la posizione della gamba del bambino”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com