Il sorriso di Marielle ricorda la bellezza della lotta plurale
Intervento di Ilaria Baraldi, portavoce Conferenza Donne democratiche di Ferrara, in occasione del 25 Novembre
Intervento di Ilaria Baraldi, portavoce Conferenza Donne democratiche di Ferrara, in occasione del 25 Novembre
Fuggi fuggi all'IIS Einaudi di via Savonarola dove, intorno alle 9.30 di lunedì 24 novembre, qualcuno ha spruzzato dello spray al peperoncino, creando panico e paura tra insegnanti, studenti e personale scolastico, tanto da dover far intervenire i carabinieri e i sanitari del 118
Quattro mesi di condanna. Sono quelli che il giudice del tribunale di Ferrara ha inflitto a un 24enne ferrarese, che era finito a processo con l'accusa di sostituzione di persona, dopo aver rubato le foto della propria professoressa 48enne e averle scambiate via WhatsApp, senza che la donna ne sapesse nulla
È stato fissato per giovedì 27 novembre l'ultimo saluto a Fausto Barone, il 66enne morto nel tragico incidente aereo dello scorso 8 novembre, quando l'ultraleggero che stava pilotando è precipitato in un campo coltivato ai lati di via Palmirano, tra Gaibanella e Aguscello
Avrebbe palpeggiato una bambina di appena cinque anni, figlia della propria vicina di casa, tentando di compiere sulla piccola anche altri atti sessuali, il 42enne di nazionalità straniera che, venerdì (21 novembre) scorso, è stato fermato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata
“Vendetta? Di cosa mi devo vendicare? Cerco solo giustizia“. Mancano pochi minuti all’inizio del processo davanti alla Corte d’Assise, quando – seduto fuori dall’aula – Natalino Buzzi aspetta l’arrivo in tribunale a Ferrara di Giuseppe e Vito Mauro Di Gaetano, 70 e 42 anni.
Entrambi sono ora a processo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà per aver ucciso – il 1° settembre 2023, durante la ‘mattanza del bar Big Town di via Bologna – suo figlio Davide, ferendo in maniera grave il ragazzo che era con lui, Lorenzo Piccinini, finendo così per rispondere anche di tentato omicidio.
Nessun desiderio di vendetta, ma solo la volontà di guardare negli occhi – per la prima volta – il titolare del locale e suo padre. “Non mi voglio vendicare, complicherei solamente le cose. Oggi sono qui solo per vederli in faccia e capire il perché lo abbiano fatto“.
“Quello che mi ha dato più dispiacere – aggiunge – è che non ci siano mai state le loro facce sui giornali. So che il padre lo hanno messo ai domiciliari, ma io non so nemmeno dov’è. Voglio solamente che sia fatta giustizia“.
Ad accompagnare in tribunale Buzzi – che è parte civile nel procedimento – c’erano sua figlia, anche lei parte offesa nel procedimento, e la sua compagna. Vicini, uno all’altra, hanno seguito le oltre tre ore e mezza di udienza aperta al pubblico, sostenendosi a vicenda.
“Vorrei solo – è l’auspicio di papà Natalino, prima dell’inizio del processo – che li condannino per quello che hanno fatto. Perché non si toglie la vita alle persone. Quante famiglie hanno rovinato e per quale motivo? Per quale scopo lo hanno fatto? Tutti facciamo degli sbagli, ma non si uccidono le persone“.
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