Incidente da film: auto capottata e conducente quasi illeso
A chi ha assistito in diretta sembrava la scena di un film. Un film fortunatamente a lieto fine, date le lievi conseguenze per l'involontario protagonista
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Le Farmacie Comunali sono un patrimonio di noi cittadini, dove la competitività tra pubblico e privato è un valore aggiunto
La Prefettura ha reso noto che Bastaoui Maroua, 17 anni, è scomparsa in mattinata (domenica 28 dicembre) da Ferrara
Aveva deciso di farla finita la sera di Natale, ma l'intervento provvidenziale dei carabinieri l'ha salvata. Protagonista della vicenda una giovane 20enne che stava attraversando un particolare momento della propria vita, fatto di difficoltà emotive apparentemente insormontabili, convinta che solo un gesto estremo avrebbe potuto risolvere quelle sofferenze
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“Vendetta? Di cosa mi devo vendicare? Cerco solo giustizia“. Mancano pochi minuti all’inizio del processo davanti alla Corte d’Assise, quando – seduto fuori dall’aula – Natalino Buzzi aspetta l’arrivo in tribunale a Ferrara di Giuseppe e Vito Mauro Di Gaetano, 70 e 42 anni.
Entrambi sono ora a processo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà per aver ucciso – il 1° settembre 2023, durante la ‘mattanza del bar Big Town di via Bologna – suo figlio Davide, ferendo in maniera grave il ragazzo che era con lui, Lorenzo Piccinini, finendo così per rispondere anche di tentato omicidio.
Nessun desiderio di vendetta, ma solo la volontà di guardare negli occhi – per la prima volta – il titolare del locale e suo padre. “Non mi voglio vendicare, complicherei solamente le cose. Oggi sono qui solo per vederli in faccia e capire il perché lo abbiano fatto“.
“Quello che mi ha dato più dispiacere – aggiunge – è che non ci siano mai state le loro facce sui giornali. So che il padre lo hanno messo ai domiciliari, ma io non so nemmeno dov’è. Voglio solamente che sia fatta giustizia“.
Ad accompagnare in tribunale Buzzi – che è parte civile nel procedimento – c’erano sua figlia, anche lei parte offesa nel procedimento, e la sua compagna. Vicini, uno all’altra, hanno seguito le oltre tre ore e mezza di udienza aperta al pubblico, sostenendosi a vicenda.
“Vorrei solo – è l’auspicio di papà Natalino, prima dell’inizio del processo – che li condannino per quello che hanno fatto. Perché non si toglie la vita alle persone. Quante famiglie hanno rovinato e per quale motivo? Per quale scopo lo hanno fatto? Tutti facciamo degli sbagli, ma non si uccidono le persone“.
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