Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Era stato querelato per diffamazione dall'azienda per la quale lavorava a Bondeno ma il Tribunale di Mantova lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo la volontà di diffamare "palesemente assente"
Continua il problema dello spaccio in Gad e la conseguente opera di deterrenza delle forze dell'ordine. I carabinieri, transitando nei pressi del parchetto di via Porta Catena, nota un giovane che si avvicina a un uomo seduto su un muretto del parco.
Finisce in carcere Alessandro Buzzi, il fratello della vittima dell’omicidio al Big Town di Ferrara, Davide Buzzi, raggiunto da un ordine di carcerazione per un cumulo di pene concorrenti emesso dalla Procura di Ferrara.
Il 40enne deve scontare 4 anni, 2 mesi e 16 giorni di reclusione in quanto riconosciuto responsabile dei reati di rapina, furto aggravato e lesioni personali, commessi in provincia di Ferrara tra il 2001 e il 2019.
A compiere l’arresto la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ferrara che, dopo una breve attività di indagine ha rintracciato l’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine, nei pressi della propria abitazione in provincia di Ferrara.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura gli è stato notificato l’atto ed è stato trasferito alla locale Casa Circondariale dove dovrà espiare la pena. L’uomo non potrà dunque assistere al processo per l’omicidio del fratello, previsto per oggi 7 novembre in tribunale a Ferrara, che vede imputati Vito Mauro Di Gaetano, titolare del locale che oggi è in carcere, e suo padre Giuseppe Di Gaetano, ora ai domiciliari. I Di Gaetano sono accusati di omicidio in concorso aggravato dalla crudeltà per la morte di Buzzi e di tentato omicidio – sempre in concorso – per le ferite inferte a Lorenzo Piccinini, ‘sodale’ della vittima.
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