Nel suo negozio vendeva cornici, ma non solo. All’interno infatti è stata trovata droga, ma anche quadri contraffatti e materiale sportivo risultato rubato all’ex pugile Massimiliano Duran lo scorso marzo.
Nei guai è finito un pluripregiudicato di 59 anni, detentore del locale e residente in provincia, conosciuto alle forze dell’ordine che, sull’andirivieni sospetto dal negozio di persone che se ne uscivano senza aver acquistato nulla, hanno ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini. I successivi apppostamenti degli agenti hanno così portato a fermare all’uscita del locale un 24enne noto consumatore di stupefacenti che aveva con sé una dose di marijuana acquistata proprio nel negozio per 20 euro.
A quel punto si è deciso di perquisire il locale (poi sequestrato) con l’ausilio di un’unità cinofila. Sono stati così trovati, oltre alla banconota da 20 euro usata per l’acuisto della marijuana, 5.73 grammi lordi di cocaina, 111.03 grammi lordi di marijuana, 2 bilancini di precisione, 1 flacone contenente liquido che reagiva in maniera positiva a “prime test” per 31.73 grammi lordi, 2 pipette per il consumo di crack, 1 bottiglia con pipetta “bong” utilizzata per il consumo di crack, una confezione iniziata di bicarbonato e 1.89 grammi lordi di crack.
Ma non è tutto, perché gli agenti hanno poco dopo rinvenuto nel magazzino dell’attività commerciale una serie di quadri e dipinti in corso di esecuzione, sequestrati per presunta contraffazione di opere d’arte. Nello stesso magazzino sono stati ritrovati anche diversi articoli di abbigliamento sportivo usati nel settore del pugilato. Diversi i guantoni con la scritta ‘Duran’, tanto che dalle successive indagini si è potuto risalire alla denuncia di furto del 22 marzo, quando alcuni ladri erano penetrati nel Palapalestre impadronendosi delle attrezzature riposte nel magazzino da Massimiliano Duran, un colpo del valore di circa 2mila euro. Tutto quanto è stato restituito al legittimo proprietario.
Per il 59enne corniciaio è scattata quindi la denuncia per spaccio, coontraffazione di opere d’arte e ricettazione. In seguito il locale è stato dissequestrato.
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