Argenta. Lo scorso marzo era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto poiché i carabinieri lo avevano identificato – all’esito di incessanti, complesse e minuziose attività investigative – come il presunto autore del furto di due pistole mitragliatrici M12 e delle relative munizioni, rubate, in una sera di fine febbraio a San Nicolò di Argenta, da una gazzella dell’Arma, approfittando del fatto che i due militari erano intervenuti in un’abitazione per una violenta lite e avevano parcheggiato il veicolo lungo la strada.

A maggio gli erano stati concessi gli arresti domiciliari che, però, aveva violato per ben due volte, venendo sorpreso fuori casa dagli stessi Carabinieri una prima volta ad agosto e una seconda volta appena una settimana fa quando, il 18 ottobre scorso, aveva anche aggredito un vicebrigadiere che, benché non fosse in servizio, lo aveva bloccato e tratto in arresto.

A seguito di queste violazioni del regime degli arresti domiciliari, il tribunale di Ferrara – accogliendo la segnalazione degli uomini dell’Arma – ha revocato il beneficio e ha disposto che l’uomo, un 65enne argentano, fosse condotto in carcere in regime di custodia cautelare.

Stamattina (24 ottobre), dunque, in esecuzione del provvedimento giudiziario, i carabinieri di Portomaggiore lo hanno prelevato da casa e, dopo le necessarie formalità, lo hanno accompagnato in carcere a Ferrara.