di Camilla Mondini
Argenta. La provincia di Ferrara, più precisamente il territorio comunale di Argenta, finiscono ancora una volta sott’acqua e con loro l’Emilia-Romagna. Non sembra esserci tregua, il maltempo continua a colpire la Regione creando enorme disagio sia ai cittadini che ai lavoratori, come gli agricoltori, che ieri (domenica 20 ottobre) mattina hanno trovato le loro campagne allagate.
“Gli agricoltori così non possono più andare avanti e men che meno programmare il loro futuro”. A dirlo è Marcello Bonvicini, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna. “Molte delle aziende colpite dalla nuova ondata di maltempo non hanno ancora finito di anticipare spese per i danni di precedenti eventi catastrofali quali gelate, trombe d’aria, allagamenti e fenomeni franosi”. Poi conclude: “Agricoltura martoriata, paesi allo stremo e comunità che piangono diciotto vittime in meno di due anni: abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni, occorrono politiche per la messa in sicurezza del territorio e un sistema di gestione del rischio che sappia davvero tutelare le produzioni agricole, con adeguate coperture assicurative“.
È il caso di Campotto, in provincia di Argenta, dove il fiume Idice ha rotto l’argine causando allagamenti senza precedenti. “Io ho 78 anni, per fortuna l’acqua non è mai uscita dagli argini – racconta un cittadino -. Nel 1930 i nostri scariolanti hanno fatto gli argini nuovi però in certi punti non abbiamo canali che possono sopportare una quantità di acqua del genere, sta piovendo troppo”.
Nella zona sottostante alla rottura l’acqua continua a salire e le correnti sono impressionanti, si contano una quindicina di sfollati perché le abitazioni sono state evacuate e le attività chiuse. La situazione appare comunque per il momento sotto controllo, ulteriori allagamenti si sono verificati in zona Fiorana, andando verso San Biagio, dove le campagne si sono allagate a causa dell’acqua nei canali che ha traboccato. Allagamenti anche all’Ecomuseo e alla Chiesetta della Pieve.
Riguardo alla messa in sicurezza? Purtroppo al momento si può solo attendere perché come spiega il sindaco Andrea Baldini: “L’acqua è arrivata da una rottura del fiume in cui è impossibile accedere, finché il punto della falla non sarà raggiungibile fermare l’acqua risulta veramente complesso. Ancora stiamo attendendo la piena del fiume Reno, guardiamo a questo fenomeno con la giusta preoccupazione senza creare allarmismi perché siamo pronti ad ogni evenienza. Tutti gli sfollati sono in sicurezza e speriamo che al più presto possano fare ritorno nelle loro abitazioni“.
La situazione, in generale, sembra sotto controllo e i cittadini tranquilli soprattutto in centro ad Argenta dove l’acqua fortunatamente non è arrivata. Non resta che aspettare aggiornamenti nelle prossime ore, con le scuole che nella giornata di oggi (lunedì 21 ottobre) rimarranno aperte, mentre si è decisa la sospensione del servizio bus scolastico.
A Gallo invece, nel territorio comunale di Poggio Renatico, ieri sera (domenica 20 ottobre) alle 21, Anas ha disposto la chiusura del ponte sul Reno, che ha superato soglia 3. Viabilità alternativa verso Bologna, prevista sul ponte della SP 8 Galliera. Contestualmente, l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere via Argine, sempre a Gallo, che resta accessibile solo ai residenti provenendo da Bancareno. Le squadre della Protezione Civile hanno predisposto una coronella di sabbia per innalzare lo scolmatore e la viabilità verrà ripristinata a fine emergenza.
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