Spal
17 Ottobre 2024
I biancazzurri affrontano la prima della classe al Paolo Mazza. Dossena sul momento nero: "Non ho mai avuto l’impressione che qualcuno abbia gettato la spugna"

Spal, tra crisi e Pescara: “Sfida ardua, qui si vedono i veri uomini”

di Redazione | 4 min

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di Elisa Fiorini

La Spal si prepara alla delicata partita contro il Pescara, in programma domani alle ore 20.30, crocevia per il futuro della squadra biancazzurra. Reduce da un breve ritiro (due giorni), la squadra di Dossena dovrà affrontare questa sfida come un dentro o fuori. Il mister, nella canonica conferenza stampa pre-partita, ha affrontato tutte queste ingarbugliate questioni.

Ritiro arrivato inaspettato e di durata piuttosto breve. “Dopo la partita c’è stato un confronto con la società, che ha deciso di andare in ritiro” spiega Dossena. “In questi due giorni ho visto un grande senso di responsabilità da parte dei ragazzi, si è vista da parte di tutti la voglia di uscire da questo periodo difficile”. Gruppo e compattezza, è questo che ha visto Dossena nella due giorni punitiva dopo Campobasso, “dopo 48 ore avevo paura di andare in burnout. A noi interessa andare in campo domani e vincere la partita”.

Pescara, dunque, squadra col vento in poppa. “Più la sfida è ardua più la gloria sarà grande. Arriva una squadra giovane che metterà in campo la sfrontatezza e qualità davanti. È la prima squadra per pressing nel girone. Sarà una partita ad alta intensità: in questo momento si vede tutto nero ma è proprio da dinamiche difficili che si vedono i veri uomini”. Il mister è inoltre convinto che “non siamo quelli di Campobasso, è stata una brutta figura. Ci sono stati
accorgimenti tattici e mentali che non proporranno più quel tipo di immagine nostra”.

Ma il gruppo crede in Dossena? “Sì, ci stiamo provando. Qualche settimana fa ci siamo guardati negli occhi, parlando di quello che si è inceppato. Situazioni del genere Ferrara le conosce e l’entusiasmo si è affievolito un po’, ma io vedo ragazzi che continuano a provarci. Non ho mai avuto l’impressione che qualcuno abbia gettato la spugna”. Allora, come spiegare l’atteggiamento delle ultime partite, duramente rimproverato in conferenza stampa da Dossena? “Lo schiaffo ci sta, chiunque può subire gol. Adesso nello schiaffo facciamo fatica a capire a cosa arrampicarci per avere la reazione che nelle prime partite c’era stata. Dopo Entella e Campobasso non si è vista. Se sapessi il perché interverrei subito, la testa deve essere libera. Dobbiamo restare concentrati nei 100′ a disposizione, anche nel caso andassimo sotto”.

La Spal vuole uscire dal momento di crisi. “In passato ho fatto ritiri punitivi nei confronti di chi non si impegnava, ma non è questa la situazione” afferma Dossena. Dopo Campobasso il mister aveva usato il termine “campanelli d’allarme”, definibili “cali di concentrazione dove i ragazzi, nell’analisi, dicono di non riuscire a riconoscersi. Questi campanelli sono importanti, fanno vincere un contrasto e non prendere gol. Manchiamo in questo, serve essere un po’ più dentro la partita per cavarsela”.

E la Spal è ancora accanto a Dossena? “Semplicissimo rispondere. In questo tempo insieme siamo stati sempre accanto, direttore compreso. La sento molto vicina. Il lavoro dell’allenatore dipende dai risultati, e in caso di cambiamenti ringrazierò solo, perché ho avuto l’opportunità di allenare una grande piazza. A oggi sono serenissimo del mio lavoro, i risultati non arrivano ma stiamo facendo di tutto per uscirne”.

Idee tattiche: ci sono cambiamenti in vista, “perché ci sono stati parecchi campanelli d’allarme per i gol subiti. Non so se risolveranno la situazione, ma me lo auguro. La coperta non potrà mai coprire tutto il campo”. Sulle condizioni dei giocatori ci sono buone notizie: “Bassoli ha un infortunio più lieve del previsto, Bachini è fermo ai box perché da mesi va a intermittenza ad allenamento per un problema al piede, per cui lo terremo a riposo per un po’. El Kaddouri va bene, rientrerà in campo lunedì”. Karlsson e Antenucci sono in bilico: “Uno verrà riproposto, sull’altro ho già pensato a delle alternative”.

La Spal ha preso diversi gol su palle inattive, ma il mister non sembra intenzionato a passare dalla marcatura a uomo alla zona: “Al momento non penso sia la soluzione giusta, perché è meglio dare più responsabilità, cosa che la zona toglie. Questa squadra ha bisogno di compiti precisi. Sono giovani e ci tengono, nonostante la situazione sia pesante”.

Probabile formazione Spal (3-5-2): Melgrati; Bruscagin, Arena, Sottini; Calapai, Zammarini, Buchel, Awua, Mignanelli; Antenucci, Karlsson.

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