“Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori e ai sindacati di Berco che, in queste ore, hanno visto arrivare la lettera di apertura della procedura di licenziamento collettivo per 480 persone. Accanto a questa è arrivata anche la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale, dei premi di risultato e del welfare aziendale. Un’altra mazzata con effetti pesanti e che vede scaricare sui lavoratori, ancora una volta, i problemi aziendali. Ad affermarlo sono il segretario provinciale del Pd di Ferrara Nicola Minarelli e il segretario regionale del Pd Emilia-Romagna Luigi Tosiani.

“Quello che Berco ha formalizzato in queste ore è inaccettabile, come abbiamo già sostenuto in tutte le sedi in cui il Pd sta lavorando. Si tratta di uno scenario insostenibile per il territorio copparese e ferrarese in generale – aggiungono i due segretari -. Ricordiamo che l’azienda negli anni ha usufruito di ingenti risorse pubbliche, impiegando ammortizzatori sociali che nel corso del tempo hanno accompagnato le riorganizzazioni. A questo proposito, serve ricordare con nettezza una cosa all’azienda: che il sistema pubblico non è qualcosa da spremere solo quando fa comodo, per poi diventare un dettaglio trascurabile”.

“Il nostro appello è uno e netto – continuano i dem -: che l’azienda si fermi, torni indietro e si renda conto di ciò che sta facendo, elaborando prima di tutto una strategia industriale, che almeno sin qui ha completamente omesso di far conoscere (ammesso che esista). Non bastano infatti le frasi di circostanza. Con 480 persone in meno, come pensa di portare avanti lo stabilimento? quali sono i piani reali?”-

“Da questo punto di vista – concludono Minarelli e Tosiani – assicuriamo massimo impegno al fianco dei sindacati e dei lavoratori. Di fronte agli atti unilaterali e scollegati dal senso di responsabilità sociale che anche una grande azienda è chiamata a rispettare, saremo determinati nel fare fronte comune utilizzando tutti gli strumenti a disposizione”.