Più illuminazione e l’installazione di telecamere di videosorveglianza. È quello che chiedono alcuni residenti di via Colomba dove, nella serata di domenica 13 ottobre, intorno alle 19.30, un ragazzo italiano di 36 anni – conosciuto dagli abitanti della zona, che lo descrivono come una persona tranquilla – è stato aggredito da un uomo di nazionalità straniera, già noto alle forze dell’ordine, che lo ha colpito con un oggetto contundente, forse un cacciavite o un cutter che ancora non è stato trovato, mandandolo all’ospedale.
Un ragazzo, che abita sopra al luogo in cui è avvenuta l’aggressione, racconta che l’episodio è successo all’improvviso. Non ci sarebbe stato, quindi, nessun diverbio prima della colluttazione. Tutto è iniziato dal nulla, durando pochi istanti. “Abbiamo sentito improvvisamente delle urla e qualche minuto più tardi sono arrivati i soccorsi del 118“. Confermata la presenza di tre soggetti: l’aggressore che poi è fuggito, l’aggredito e un amico di quest’ultimo che però i residenti dicono di non aver mai visto da quelle parti.
Stando al racconto di un testimone oculare, l’oggetto del contendere sarebbe stato un paio di cuffiette che l’aggressore aveva prestato al 36enne qualche giorno prima e che non gli erano state restituite. I due si erano così dati appuntamento a due passi da piazza Sacrati per la restituzione, poi però l’incontro è finito nel sangue.
Da qualche tempo, via Colomba “è diventata zona franca, così come tutta l’area che arriva fino in stazione” ci raccontano le persone che vivono lì. Alcune di loro, ieri (14 ottobre) mattina, autonomamente hanno preso lo spazzolone e un secchio d’acqua e hanno pulito i marciapiedi, ancora insanguinati dalla sera prima. Spesso – rincarano la dose – sulle panchine che stanno nella piazzetta che si affaccia su via Colomba, bivaccano tossicodipendenti che “fanno quello che devono fare davanti agli occhi di tutti“.
“Alcune volte spacciano, altre volte assumono droga, altre ancora si ubriacano e fanno i loro bisogni all’aria aperta” aggiunge una signora. “In qualche occasione troviamo anche dei cucchiaini usati per scaldare le sostanze” prosegue la donna. “Abbiamo provato a riqualificare la zona in autonomia” aggiunge, mentre indica una libreria in legno per il book crossing, lo scambio gratuito di libri, installata al centro della piazzetta. “L’obiettivo – spiega – era quello di renderla più attrattiva” ma ogni tentativo è risultato essere vano.
“Abbiamo anche fatto domanda per l’occupazione di suolo pubblico al fine di installare i giochi per i bambini , ma purtroppo non c’è mai stata data risposta” chiude, sconsolata. Altri, lamentano la mancanza di controlli da parte di chi dovrebbe vigilare. “Passano poco e niente, solamente quando siamo noi a chiamarli“. “Abbiamo più volte segnalato la necessità di installare telecamere di videosorveglianza e di implementare l’illuminazione” sottolinea infine una coppia di anziani, che da tempo racconta di aver paura a uscire di casa quando fa buio.
Subito dopo l’aggressione, il 36enne – ferito con un paio di fendenti alla zona ascellare – è stato trasportato all’ospedale Sant’Anna di Cona, dove non è in pericolo di vita. Su quanto accaduto indagano ora gli uomini della Squadra Mobile che, anche durante la mattinata di ieri, hanno effettuato un sopralluogo in via Colombara, sentendo eventuali testimoni che potessero fornire altri dettagli sulla vicenda, soprattutto per far luce sulle motivazioni che hanno portato a un episodio così violento in pieno centro città.
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