Anche oggi sono diverse le attestazioni di solidarietà ai lavoratori di Berco e Rexnord da parte delle forze politiche, dal Pd a Italia Viva fino al sindaco di Masi Torello Samuele Neri eletto nel campo del centrodestra e il presiedete della Provincia di Ferrara Daniele Garuti. “Esprimo il mio fermo disappunto – dice quest’ultimo – per ciò che sta accadendo ai 77 dipendenti della Rexnord Tollok, ai quali è stato comunicato il licenziamento con una lettera inviata per posta certificata”.
“Sono vicino perciò – aggiunge – ai lavoratori e lavoratrici dell’impresa di Masi Torello e alle loro famiglie in questo momento particolarmente difficile e per il trattamento irrispettoso e inaccettabile che stanno subendo. Allo stesso modo esprimo la vicinanza personale e della Provincia ai lavoratori e lavoratrici coinvolti nelle crisi aziendali nel nostro territorio, a cominciare dalla Berco, con altre centinaia di posti di lavoro a rischio”.
Plaude infine “all’impegno delle organizzazioni sindacali a difesa dei livelli occupazionali e bene ha fatto l’assessore regionale Colla a convocare tempestivamente un tavolo regionale, perché in momenti difficili come questo per la tutela dei posti di lavoro nel nostro territorio c’è bisogno di tutta l’unità e compattezza proprio a partire dal mondo istituzionale”.
Lunga la riflessione del Pd che “sosterrà in tutti i modi possibili e legittimi la lotta dei lavoratori perché i provvedimenti che falcidiano l’occupazione siano immediatamente ritirati e si apra una fase di confronto che possa condurre al mantenimento delle produzioni e dei livelli occupazionali in entrambe le aziende”. Sulla stessa linea anche gli alleati (in regione) di Italia Viva con assemblea e coordinamento che esprimono la loro “piena solidarietà ai lavoratori interessati e il loro incondizionato sostegno alle iniziative che verranno promosse per la difesa del posto di lavoro”.
“Invito – scrive invece Neri riferendosi in particolare all’azienda che insiste sul comune che governa – ogni cittadina e cittadino del nostro comune a portare la propria solidarietà, perché la drammatica situazione venutasi a creare non deve essere percepita come una problematica delle sole persone direttamente coinvolte, bensì, dell’intera nostra collettività”.
“Proprietà, azionisti e top manager – fanno sapere i dem – debbono assumere l’obbligo inderogabile di individuare soluzioni positive alla crisi. Inoltre, sia per Berco che per Regal Rexnord non sembrano intervenuti repentini peggioramenti dei dati di mercato e delle performance aziendali”. Se anche c’è stato un “deterioramento delle condizioni competitive, le aziende avrebbero dovuto dialogare preventivamente con le parti sindacali per definire azioni e strategie industriali affinché a pagare non siano ancora una volta i lavoratori”.
Il Pd fa notare come Berco ha “registrato fortissime oscillazioni dell’attività produttiva, ma anche una consistente ripresa dei risultati economici, tra il 2020 e il 2023”. “Lo stabilimento di Copparo – aggiungono – deve essere oggetto di investimenti tecnologici e innovazione: non è possibile che Berco/ThyssenKrupp possa fondare la propria competitività sui mercati mondiali solo sul costo del lavoro”.
Alla Rexnord invece “la decisione di chiudere a Masi Torello sembra dettata dalla logica per la quale conta solo salvaguardare la redditività del patrimonio netto anche a costo di trasferire le imprese dove il costo del lavoro è più basso”.
“Stupisce – concludono – in questo scenario la totale assenza, fino ad oggi, del Comune Capoluogo , che avrebbe peso importante nelle trattative e che sicuramente vede tra i propri cittadini tanti dipendenti delle due imprese dal coro di coloro che chiedono il ritiro immediato dei licenziamenti e l’avvio di un percorso per una gestione delle crisi che salvaguardi al massimo l’occupazione e il tessuto produttivo e sociale dei nostri territori”.
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