Riva del Po. Ancora guai per Kristijan Duric, 31enne di nazionalità bosniaca, già noto alle cronache giudiziarie come membro della banda di professionisti di furti in abitazione che, a settembre 2021, fu sgominata con l’operazione “Day Thefts” eseguita dai carabinieri.
L’uomo – infatti – è oggi a giudizio in tribunale a Ferrara in un processo che si va ad aggiungere a quello dove già era stato condannato in primo grado a 7 anni e 4 mesi. Pena ribassata a 6 anni e 20 giorni dai giudici della Corte di Appello del tribunale di Bologna.
L’accusa, anche in questo caso, è di furto e il fatto finito al centro del procedimento risale al 19 settembre 2021, il giorno prima che i militari del 112 mettessero le manette a lui e agli altri componenti della gang di ladri operativa tra le province Ferrara, Padova e Rovigo.
Secondo la Procura di Ferrara, in quella circostanza, mentre si trovava in compagnia di un’altra persona mai identificata, Duric avrebbe scassinato la porta d’ingresso di un’abitazione di via Zamboni, a Berra, dove viveva una donna di 79 anni, mettendo a soqquadro le stanze.
Dopo aver rovistato tra gli oggetti di valore, i due riuscirono a fuggire con un orologio Citizen d’oro e un orologio da taschino in argento per un totale – secondo la vittima – di 7.000 euro.
Come si diceva poco più su, Duric riuscì a godersi per poco quel colpo perché, nel giro di qualche ora, i carabinieri smantellarono la banda di cui lui faceva parte insieme a suo padre, il 51enne Miki Marinkovic, suo fratello 30enne Gimmi e alla sua fidanzata 34enne Valentina Stojancovic.
Dopo l’operazione Day Thefts, tutti e quattro furono condannati – anche in Appello – per aver compiuto una trentina di furti che portarono a una stima di danno che gli inquirenti quantificarono in 50mila euro circa, 35mila dei quali recuperati al momento dell’arresto.
Dopo l’udienza filtro di ieri (lunedì 7 ottobre), il processo a carico di Duric tornerà in aula il 27 gennaio.
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