Cento. Sulla situazione dei posti letto all’ospedale di Cento la risposta dell’Ausl ferrarese viene considerata “irricevibile” dal comitato dei Cittadini in Soccorso del Pronto Soccorso di Cento. Il comitato chiedeva che fine avessero fatto i 10 posti letto di Medicina l’Ausl si era ufficialmente impegnata a riattivare il primo ottobre, dopo l’interruzione estiva definita “temporanea” “e che invece ora certificano candidamente essere definitiva”.
La motivazione addotta, ora criticata dal comitato, “è che ne hanno riattivati 11 in Lungodegenza e 5 in Cardiologia”, che secondo il comitato “non sono, in alcun modo, paragonabili”.
“Per la precisione – spiegano i cittadini – gli 11 letti riattivati in Lungodegenza erano stati resi inattivi molti mesi fa e hanno la funzione di ospitare pazienti post-chirurgici che necessitano di lunghe riabilitazioni. Bene, dunque, la loro riattivazione, ma nulla a che vedere, quindi, con i 10 letti di Medicina per acuti. Quando, ad esempio, dal Pronto Soccorso ci sarà bisogno di ricoverare un paziente, dove lo metteranno? In Lungodegenza?”
“Poi l’Ausl – continua il comitato – si vanta d’aver attivato 5 nuovi letti a servizio della Cardiologia: bene anche questo, peccato però che questi letti, prima, erano proprio dedicati a Medicina, che quindi non subisce un taglio di 10 ma di ben 15 letti, con la drammatica conseguenza che, soprattutto con l’avvicinarsi del periodo invernale, ci saranno necessariamente trasferimenti a strutture private convenzionate ferraresi quali il Quisisana e Salus, obbligando famiglie a disagi inenarrabili per assistere i loro cari, perlopiù anziani e quindi particolarmente fragili. Pensano di appianare così il deficit di 100 milioni della Sanità ferrarese, portando pazienti ai privati? Chiediamo al sindaco Accorsi, all’assessore alla Sanità Pedaci, al presidente della Commissione Ospedale Pettazzoni e a ogni singolo consigliere comunale di Cento di maggioranza e minoranza: va bene così?”
La richiesta del comitato alle forze politiche locali è quella di intervenire “in maniera decisa e risolutiva presso l’Ausl di Ferrara a che mantenga gli impegni presi e fede alla loro recente dichiarazione che ‘non vi è alcun taglio in atto presso l’Ospedale di Cento'”, per “ridare ai cittadini questo servizio sanitario importantissimo di Medicina: un dovere morale, prima che civico”.
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