Alle quattro figure professionali scelte dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri a supporto della sua attività andranno, oltre allo stipendio previsto come posizione economica C1, 35mila euro lordi all’anno.

La cifra viene giustificata in delibera con il “contesto di riferimento dei Comuni” che “è stato caratterizzato negli ultimi anni da importanti cambiamenti e da un costante aumento della complessità normativa, con la conseguente necessità, da parte dei sindaci, in particolare di quelli dei grandi Comuni, di dover parimenti gestire complessità di relazioni istituzionali sempre più frequenti, ampie ed articolate”.

Il ‘bonus’ sostituisce il trattamento economico accessorio previsto dai contratti collettivi nazionali con un unico emolumento “comprensivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale”.

Il trattamento economico riguarda le figure professionali di Michele Lecci, portavoce del sindaco, Alessia Pedrielli, coordinatrice dei progetti strategici, Anja Rossi, addetta alla comunicazione istituzionale, e Carla Bazzan, addetta alla segreteria particolare di Fabbri.

I contratti siglati nella precedente consiliatura (al posto di Anja rossi c’era Filippo Manvuller) – a tempo determinato, fino alla scadenza del mandato del sindaco e con orario stabilito in 36 ore settimanali – prevedevano una retribuzione di 48mila euro annui, cui si aggiungevano circa 17mila euro a carico dell’ente, per un costo totale di 65mila euro.

Lo stipendio era di circa 23mila euro lordi cui si aggiungeva una indennità ad personam annua lorda di 25mila euro.

Oltre alle quattro figure nominate ad personam, lo staff personale del sindaco si componeva anche di altre tre figure inquadrate come istruttore direttivo amministrativo, già assunte a tempo indeterminato dalla macchina comunale: Marina Giannini, Anna Rita Verri e Paola Gabberi (quest’ultima con una indennità di mille euro annui).