Rimozione BiBus. Vietata la sosta in alcune aree dell’ex ospedale
Nella giornata di mercoledì 7 maggio 2025, è prevista la rimozione del mezzo BiBUS, collocato nell'area interna della Casa della Comunità Cittadella S. Rocco - Corso Giovecca
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Il cane Aaron della Polizia Locale, intervenuta in supporto alla Polfer, ha individuato un involucro di sostanza stupefacente nella sigaretta elettronica manomessa di una 14enne
Il servizio meteo della Regione Emilia Romagna ha emesso un'allerta gialla a causa dei temporali che potrebbero abbattersi sul nostro territorio e su tutta la parte orientale della regione
Mattinata difficile per la viabilità cittadina quella di martedì 6 maggio, quando poco dopo le 8 un tamponamento con cinque feriti ha mandato in tilt il traffico lungo via Bologna, all’altezza della località Uccellino, nei pressi dell’imbocco verso il casello autostradale di Ferrara Nord
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
“Una situazione paradossale”, “questo è uno scempio”. Sono preoccupati gli inquilini del condominio Garibaldi e sono anche combattivi pronti a richiedere un’istanza in tribunale per la sospensione dei lavori di abbattimento di diversi alberi. Questo potrebbe essere l’unico modo che hanno per far valere le loro richieste visto che lunedì 16 settembre una ditta incaricata ha iniziato i lavori.
Il lotto incriminato questa volta non è quello venduto da Acer a un privato che dovrebbe realizzare dei parcheggi ma un’altra area di proprietà di alcuni residenti nel complesso che conta 143 appartamenti. L’area cortiliva interna da oltre mille metri quadrati è suddivisa in tre parti recintate.
Lunedì, dopo l’inizio dei lavori, diversi residenti sono scesi per cercare di bloccarli chiedendo anche l’intervento della Polizia Locale oltre che dell’ufficio verde pubblico del Comune di Ferrara. Così come successo martedì non hanno potuto fare nulla oltre al verificare che i lavori si stessero svolgendo con le autorizzazioni richieste.
Informalmente erano però riusciti a concordare dieci giorni di tempo (non rispettati) per poter svolgere una controperizia dato che diversi residenti non sono conviti della pericolosità dichiarata di tre alberi per cui è stato chiesto l’abbattimento. Ora si è arrivati alla conclusione che serve un’istanza al tribunale se si vuole stoppare, almeno momentaneamente, l’abbattimento degli alberi.
Gli animi si scaldano, arriva anche l’amministratore di condominio che gestisce l’area “incriminata”, non parla con la stampa e neanche con i residenti, parla solo con la Polizia Locale e con i tecnici del comune. Formalmente ha compiuto tutte le procedure come da normativa. I residenti sono arrabbiati, pensavano di avere dieci giorni per fare la controperizia, si sentono presi in giro.
“Per noi – ci dice una residente – questo è un polmone, su corso Isonzo non possiamo aprire neanche le finestre per via dell’inquinamento”. In passato, ci raccontano, lo spazio era ancora più verde mentre oggi gli anziani si riposano seduti all’ombra degli alberi mentre i bambini giocano riparati dal sole. “Qua troviamo la pace” e invece oggi “hanno venduto pure lo stradello”. Una parte laterale dell’accesso da via Fiume è stata venduta e recintata per fare degli stalli per il parcheggio delle auto.
Insomma, quello che era una spazio “bello e armonico” si sta trasformando. “Qua c’erano dei salici e degli oleandri bellissimi, ora stanno distruggendo tutto, solo macchine di qua e di là”.
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