Copparo. Piazzetta Alula Taibel, nell’area del Mulinone, vuole raccontare a tutta la comunità di un copparese che ha dato lustro al territorio come militare, pluridecorato, e come scienziato, punto di riferimento degli studi naturalistici a livello internazionale.
È l’omaggio di Copparo a un uomo che, con la sua vita entusiasmante e avventurosa, ha saputo rappresentare un esempio eccezionale di pienezza e capacità.
Nel pomeriggio di sabato 14 settembre, alla presenza delle associazioni combattentistiche e d’arma, si è tenuta la solenne cerimonia di scopertura della targa di intitolazione della piazzetta, affidata alla discendente di Taibel, Francesca Gagliardi, e al sindaco Fabrizio Pagnoni, che ha deposito un mazzo di fiori ai piedi della tabella. «Un evento quello di oggi ricco di significato per la nostra comunità – ha affermato il primo cittadino -. La figura straordinaria di Alula Taibel, che abbiamo avuto l’onore di annoverare fra i nostri concittadini, è davvero da riscoprire e valorizzare: rappresenta una ricchezza per il nostro territorio e ci può fornire elementi salienti per comprendere la nostra storia».
Ha ritrovato la componente di copparesità della sua famiglia Francesca Gagliardi, pronipote di Alula, i cui ricordi hanno sempre corso sul binario femminile. «Da mia nonna ho sentito parlare molto di Maria, prima figlia, illegittima, di Gondisalvo Taibel, padre di Alula, che una vita molto dura aveva reso ‘ruvida’, delle due sorelle Giuseppina e Alma, due suffragette, e di questo zio scienziato, la cui storia ho poi conosciuto grazie al ritrovamento, durante la ristrutturazione della casa di famiglia, dei suoi pamphlet. Dalle pubblicazioni ornitologiche è partita la ricerca che è confluita nel libro, dove rivive la sua figura di Alula, a cui mi lega una forte ragione di sangue».
“Dal Podgora alle Ambe, dal Carso al Guatemala: la vita avventurosa di Alula Taibel” di Giacomo Bollini e Donato Bragatto è stato presentato in Galleria Civica Alda Costa. Ad aprire la conferenza Gian Paolo Bertelli dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, che ha fortemente sostenuto questo riconoscimento. Donato Bragatto, vicepresidente dell’Associazione Culturale di Ricerche Storiche Pico Cavalieri, ha introdotto il volume, nato casualmente nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra ed edito nel 2019.
Il ricercatore storico Giacomo Bollini ha quindi dato conto di una ricerca avventurosa e appassionante. «Siamo partiti dalla sua vita militare per poi scoprire l’esistenza straordinaria e pienissima di un uomo che incarna perfettamente il Novecento. Proveniente da una famiglia di militari, ha combattuto in Libia e nella Grande Guerra, meritando tre medaglie d’Argento al Valor Militare e due di Bronzo, e da colonnello in congedo, sorpreso dallo scoppio della Seconda Guerra durante delle esplorazioni naturalistiche, ha combattuto, per senso del dovere, nel disgraziatissimo fronte etiope ed è stato fatto prigioniero. Proprio nel campo di prigionia di Yol in India ha cominciato un percorso di collaborazione con gli alleati: era infatti un antifascista convinto. Una volta tornato in Italia è riuscito ad accedere alla libera docenza universitaria, cosa precedentemente impossibile in quanto non iscritto al partito fascista. Da qui l’inizio della sua carriera scientifica: Alula Taibel si è affermato come uno dei più famosi ornitologi d’Italia. Si tratta di un uomo dalle tante sfaccettature, molto moderno, molto avanti nel pensiero e nell’impegno: merita tutti gli onori che gli vengono oggi tributati».
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