Il cordoglio di Ferrara per Papa Francesco
I notiziari di ieri ci avevano lasciato con Papa Francesco che distribuiva le caramelle ai bambini, dopo la benedizione Urbi et Orbi nel giorno di Pasqua
I notiziari di ieri ci avevano lasciato con Papa Francesco che distribuiva le caramelle ai bambini, dopo la benedizione Urbi et Orbi nel giorno di Pasqua
Con un post su Facebook dal tono netto e polemico, la Curva Ovest – storico cuore del tifo organizzato della Spal – ha voluto dire la sua dopo la decisione della Figc di sospendere tutte le partite di calcio a seguito della morte di Papa Francesco. Pur esprimendo cordoglio verso “il mondo cristiano, orfano del suo leader”, gli ultras ferraresi non hanno risparmiato critiche verso un provvedimento giudicato eccessivo
La Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha emesso un’allerta per la giornata di martedì 22 aprile riguardante il transito della piena del fiume Po, con particolare attenzione alla provincia di Ferrara. Secondo il bollettino, si prevede una situazione di criticità idraulica sulle pianure rivierasche del Po, con livelli superiori alla soglia 2 e, nel tratto orientale e nel Delta ferrarese, prossimi alla soglia 3, la più alta nella scala di riferimento
ragedia nel giorno di Pasqua ad Alberlungo, frazione del territorio comunale di Ostellato, dove un ragazzo 24enne di nazionalità egiziana, El Badri Adham Gamal Hamoud, è annegato in uno dei laghetti per la pesca sportiva del ristorante-pizzeria Valle Azzurra
Il conducente della vettura è sceso immediatamente per soccorrere il centauro, che era rimasto sull’asfalto immobile. “Vedendolo così ho temuto che fosse morto" ha detto, ancora sotto shock, il conducente
Lido degli Estensi. Il Ministro della Protezione Civile e per le politiche del mare Nello Musumeci sul palco della festa regionale di Fratelli d’Italia a Lido degli Estensi per parlare delle conseguenze dell’alluvione che segnano ancora oggi il dramma di una intera regione.
Musumeci sottolinea subito che “se un fiume esonda per dieci volte vuol dire che la Regione, che interviene per ripristinare le condizioni iniziali, non ha lavorato come avrebbe dovuto. Parlo della Regione in generale e non di questa. Potrei anche parlare di questa ma in ottica delle elezioni non mi abbandono a commenti strumentali”.
Ed è proprio la prevenzione, secondo il ministro, il problema più grande dell’Italia: “l’Italia è il paese più fragile per la sua natura geologica e qua oggi ci troviamo in una delle zone italiane maggiormente a rischio. La prima azione da compiere come Governo è quella di promuovere la cultura del rischio, capire che cosa è e cosa non è stato fatto per evitare che una certa calamità arrivasse, che cos’ha fatto la Regione per ridurre l’esposizione al rischio. Noi italiani non siamo fatti per prevenire, piangiamo di fronte ai morti e rendiamo omaggio alle vittime. Siamo pronti a rimboccarci le maniche come hanno fatto gli straordinari volontari che hanno commosso tutta Italia spalando fango mentre cantavano “Romagna mia” ma non siamo abituati a prevenire, come il buon senso dovrebbe dettare. Dobbiamo sviluppare una maggiore cultura della prevenzione”.
Ma che ruolo hanno gli enti locali e la Regione nella prevenzione? Lo spiega Musumeci: “Dopo la modifica del titolo V della Costituzione del 2001 la Protezione Civile è al 50% materia di competenze degli enti locali e della Regione. Il Governo ha stanziato più di un miliardo di fondi che non sono ancora stati spesi, abbiamo il dovere di pretendere che gli enti locali lavorino con il denaro che lo Stato fornisce. La prevenzione è un atto dovuto, per questo Giorgia Meloni è convinta che mettere in sicurezza il territorio non significhi solo tutelare il diritto alla vita dei cittadini ma anche di rendere il territorio appetibile. Per questo abbiamo stanziato più di 100 milioni per mettere in sicurezza le isole minori. L’educazione, anche nelle scuole, è fondamentale per insegnare ai cittadini a convivere con i rischi che ogni territorio manifesta. Perché proprio di convivenza si tratta: convivi se conosci l’altro”.
Il ministro conclude spiegando il ruolo che la politica può e deve avere nella tutela di un territorio: “siamo una comunità che si e forgiata nel sacrificio e ha conquistato il territorio centimetro dopo centimetro, abbiamo battuto l’avversario con le idee. Dobbiamo guardare al futuro e progettare perché la politica è la forma più nobile di prendersi cura degli altri e non c’è motivo di vergognarsi. Non può essere una professione, deve essere professionale”.
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