Malore al Tecnomat. I dipendenti lo salvano in videochiamata col 118
Si è improvvisamente sentito male, cadendo a terra dopo aver accusato un malore, ma - fortunatamente per lui - la tempestività del personale del negozio gli ha salvato la vita
Si è improvvisamente sentito male, cadendo a terra dopo aver accusato un malore, ma - fortunatamente per lui - la tempestività del personale del negozio gli ha salvato la vita
Sarebbe stato minacciato, insieme alla sua famiglia, per la sua attività di collaboratore di giustizia, mentre era detenuto nel carcere di via Arginone. Protagonista della vicenda è un 40enne friulano che oggi, per quei fatti, avvenuti tra il 2016 e il 2017, è parte offesa nel procedimento aperto in tribunale a Ferrara contro il 48enne Filadelfio Vasi, capò ultra dei Blood&Honour del Varese Calcio
"Un comportamento deplorevole e violento, 77 licenziamenti senza preavviso, uomini e donne che perdono il lavoro dalla sera alla mattina senza alcuna spiegazione logica". Il candidato alla presidenza della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale nella mattinata di ieri, venerdì 11 ottobre, ha incontrato a Masi Torello, davanti alla Rexnord, i lavoratori dell'azienda che hanno ricevuto l'avviso di licenziamento
Ci sono già le prime due richieste di rito abbreviato e di messa alla prova per i trentasette imputati, all'epoca dei fatti tutti detenuti a Ferrara, finiti a processo con le accuse a vario titolo di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale, incendio e lesioni aggravate per la rivolta nel carcere di via Arginone
“È arrivata notizia che è stato firmato il decreto della Presidente del Consiglio dei ministri che istituisce la Zona logistica semplificata in Emilia-Romagna”. Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, è tra i primi a commentare la firma che in molti attendevano da mesi
Lido degli Estensi. Il Ministro della Protezione Civile e per le politiche del mare Nello Musumeci sul palco della festa regionale di Fratelli d’Italia a Lido degli Estensi per parlare delle conseguenze dell’alluvione che segnano ancora oggi il dramma di una intera regione.
Musumeci sottolinea subito che “se un fiume esonda per dieci volte vuol dire che la Regione, che interviene per ripristinare le condizioni iniziali, non ha lavorato come avrebbe dovuto. Parlo della Regione in generale e non di questa. Potrei anche parlare di questa ma in ottica delle elezioni non mi abbandono a commenti strumentali”.
Ed è proprio la prevenzione, secondo il ministro, il problema più grande dell’Italia: “l’Italia è il paese più fragile per la sua natura geologica e qua oggi ci troviamo in una delle zone italiane maggiormente a rischio. La prima azione da compiere come Governo è quella di promuovere la cultura del rischio, capire che cosa è e cosa non è stato fatto per evitare che una certa calamità arrivasse, che cos’ha fatto la Regione per ridurre l’esposizione al rischio. Noi italiani non siamo fatti per prevenire, piangiamo di fronte ai morti e rendiamo omaggio alle vittime. Siamo pronti a rimboccarci le maniche come hanno fatto gli straordinari volontari che hanno commosso tutta Italia spalando fango mentre cantavano “Romagna mia” ma non siamo abituati a prevenire, come il buon senso dovrebbe dettare. Dobbiamo sviluppare una maggiore cultura della prevenzione”.
Ma che ruolo hanno gli enti locali e la Regione nella prevenzione? Lo spiega Musumeci: “Dopo la modifica del titolo V della Costituzione del 2001 la Protezione Civile è al 50% materia di competenze degli enti locali e della Regione. Il Governo ha stanziato più di un miliardo di fondi che non sono ancora stati spesi, abbiamo il dovere di pretendere che gli enti locali lavorino con il denaro che lo Stato fornisce. La prevenzione è un atto dovuto, per questo Giorgia Meloni è convinta che mettere in sicurezza il territorio non significhi solo tutelare il diritto alla vita dei cittadini ma anche di rendere il territorio appetibile. Per questo abbiamo stanziato più di 100 milioni per mettere in sicurezza le isole minori. L’educazione, anche nelle scuole, è fondamentale per insegnare ai cittadini a convivere con i rischi che ogni territorio manifesta. Perché proprio di convivenza si tratta: convivi se conosci l’altro”.
Il ministro conclude spiegando il ruolo che la politica può e deve avere nella tutela di un territorio: “siamo una comunità che si e forgiata nel sacrificio e ha conquistato il territorio centimetro dopo centimetro, abbiamo battuto l’avversario con le idee. Dobbiamo guardare al futuro e progettare perché la politica è la forma più nobile di prendersi cura degli altri e non c’è motivo di vergognarsi. Non può essere una professione, deve essere professionale”.
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