Giovedì 12 settembre, alle ore 17, presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti, Michele Danieli, curatore della mostra insieme a Vittorio Sgarbi, presenterà la rassegna Il Cinquecento a Ferrara. Ortolano, Mazzolino, Garofalo, Dosso in esclusiva ai presidi, ai dirigenti scolastici e ai docenti di Ferrara e provincia.
La mostra, che aprirà al Palazzo dei Diamanti il 12 ottobre prossimo, è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la Direzione generale Musei, il sostegno della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura e si avvale del Patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.
Si tratta della seconda tappa dell’ambizioso progetto Rinascimento a Ferrara e racconterà le vicende della pittura del primo Cinquecento, dagli anni del passaggio di consegne dal duca Ercole I d’Este al figlio Alfonso I (1505) fino alla scomparsa di quest’ultimo (1534).
Committente colto, raffinato e di grandi ambizioni, Alfonso I è capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città e di ingaggiare geni come Ariosto e Tiziano. Tramontata la prima stagione dell’“Officina ferrarese” animata dalle personalità di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, si sviluppa una nuova scuola, più aperta agli scambi con altri centri, che ha come protagonisti quattro maestri: Ludovico Mazzolino, pittore dall’estro bizzarro che orienta il suo linguaggio in senso anticlassico; Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, sempre caratterizzato invece da un naturalismo convinto e sincero; Benvenuto Tisi detto Garofalo, il principale interprete locale della maniera di Raffaello, e Giovanni Luteri detto Dosso, che sviluppa uno stile originale, colto e divertito, influenzato tanto da Giorgione e Tiziano quanto dalla Roma di Michelangelo.
La mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso accompagna il visitatore attraverso una stagione incredibilmente ricca, dove l’antico e il moderno, il sacro e il profano, la storia e la fiaba si fondono in un mondo figurativo che può definirsi, in una parola, ferrarese.
Per permettere alle scuole di conoscere e approfondire questo periodo aureo dell’arte e della cultura sono stati sviluppati innovativi percorsi didattici per gli studenti di tutte le età che saranno presentati durante l’incontro.
Non è necessaria la prenotazione, l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti
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