Via Mortara, ennesima edicola in vendita, una di quelle che non fa anche da tabacchi come mostra chiaramente il cartello davanti alla porta: “No tabacchi e marche da bollo”. Si vende il locale, difficilmente l’attività, nello spazio di 41 metri quadrati ci si potrà ricavare un ufficio o un garage, con buona pace dei nostalgici a cui ancora piace l’odore della carta stampata.
I giornali sono in crisi, lo sono nella loro versione digitale come in quella cartacea, e di conseguenza anche le edicole. Nel 2007 secondo la Federazione Nazionale della Stampa il 67% degli italiani leggevano i giornali quindici anni dopo questo numero si era ridotto al 25,4%. Un dato che chiaramente influisce anche sulla possibilità di sopravvivere delle edicole, fortemente legate alla vendita dei periodici.
Quindici anni fa, secondo dati dello Snag (Sindacato nazionale autonomo giornalai) ripresi da il Post, erano 40mila le edicole che vivevano della sola vendita di giornali, oggi sono poco meno di 12mila. Alcune hanno dovuto reinventarsi con giochi, souvenir e altre merci per poter mantenere aperta l’attività.
Non è da meno Ferrara, molte le edicole storiche che hanno chiuso, da quella di piazza Ariostea a quella di via Mazzini, verso via delle Scienze, così come quella di via Garibaldi che un anno fa abbassava la saracinesca.
“Lasciatemelo dire: che tristezza”. Si legge nel commento che l’ex assessore Andrea Maggi pubblica sui social dopo aver notato la chiusura. “Chiude nella nostra città
l’ennesima edicola – aggiunge -. Questa volta tocca a quella di via Mortara, dopo le tante che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni. Sarò romantico, ma sono pezzi di storia locale che, con l’imperante internet, difficilmente riapriranno”.
“Chi si informa solo attraverso i canali social, perde il piacere di sfogliare le pagine, di annusarle e, perché no, di leggere un commento che può aprire a opinioni originali e non fotocopiate. E poi – conclude – si crea un ennesimo buco nero in una Ferrara che, ahinoi, vede la continua chiusura, mese dopo mese, di decine di negozi”.
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