Attualità
17 Agosto 2024
L'impegno "per riuscire a tornare nello spazio di via Resistenza 34 è costante e si scontra con l'indifferenza generale da parte dei nostri interlocutori"

Un anno senza Resistenza

di Pietro Perelli | 3 min

Leggi anche

Tutto pronto per l’ex Bocciofila di San Bartolomeo

Il centro sportivo “La Bocciofila” era stato chiuso prima del 2020 per cessata attività della gestione: all'interno vi erano un bar e una sala “polifunzionale” utilizzata in occasioni speciali, quali corsi di ballo e feste private

Pfas, il veleno invisibile nell’acqua: un incontro per conoscere e prevenire

Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19

È passato un anno da quando i cancelli del Centro Sociale la Resistenza sono stati chiusi e i soci del circolo Ancescao sono tornati a farsi sentire anche se, va ricordato, durante questo periodo hanno sempre cercato di portare avanti le loro attività in altri spazi. Presto, anche grazie a questi, uscirà il calendario degli eventi e dei laboratori che l’associazione continuerà a proporre.

“Oggi – scrivono – ricorre un evento che non vorremmo ricordare: è passato un anno da quando è stato chiuso uno spazio di socialità, di condivisione, di attività culturali, liberamente accessibili a tutt3”.

“È stato un anno – continuano – di ostacoli da superare. Non avere una casa pesa, ma questo non ci ha fermat3 anzi ci ha motivat3 a creare reti con nuovi spazi, a scendere in piazza e farci sentire, non solo per la nostra causa ma anche per le ingiustizie che si stanno perpetrando nel mondo”. L’impegno “per riuscire a tornare nello spazio di via Resistenza 34 è costante e si scontra con l’indifferenza generale da parte dei nostri interlocutori”.

Non a caso è previsto un incontro con l’assessore Nicola Lodi e il direttore generale del comune Sandro Mazzatorta il prossimo 16 settembre per capire come risolvere la situazione.

A inizio 2023 il Comune aveva disposto lo stralcio della convenzione, un provvedimento impugnato dal centro sociale, seguito dall’avvocato Bernardo Gentile, che non aveva portato all’uscita dagli spazi. È stato allora in agosto che l’amministrazione ha reso nota la necessità di lavori urgenti, in particolare legati all’impianto elettrico e alla sicurezza antincendio del primo piano, per la messa a norma degli spazi. Si tratta di lavori straordinari e quindi normalmente in carico al proprietario a cui era da aggiungere lo smantellamento di tutte le strutture situate nel giardino esterno.

In questo secondo caso la spettanza è del centro sociale anche se la concessione degli spazi è del 2014 quando molte, se non tutte, le strutture erano già presenti e quindi potrebbe concorrere una responsabilità solidale tra chi ha concesso e chi ha ricevuto il luogo.

Gli attivisti del centro sociale si erano messi immediatamente in moto per raccogliere, tramite crowdfunding, i fondi necessari per compiere i lavori all’esterno (erano stati dati 30 giorni) e con l’avanzo aiutare il comune per la messa a norma dell’impianto elettrico.

Il problema è che in tutto questo tempo, e nonostante la fretta iniziale, nulla si è ancora potuto mettere in moto nulla. “Noi – ci racconta il presidente Francesco Ganzaroli – abbiamo ancora tutti i soldi della raccolta fondi che sono da destinare in prima battuta ai lavori”. Se però durante l’incontro del 16 settembre “non otteniamo la garanzia di poter tornare dentro una volta fatti i lavori, troveremo un’altra destinazione in accordo coni donatori”.

La paura è che anche questo incontro non avrà esito favorevole e che a Ferrara il Centro Sociale la Resistenza dovrà rinascere altrove se vorrà portare avanti le sue attività. I soci (un anno fa circa 700), i membri più attivi e il direttivo continueranno a lottare per cercare di preservare un pezzo di storia della città – il centro è attivo, anche se sotto diverse gestioni, dal 1985 -. Un luogo di cultura e condivisione che agli occhi di molti si vuole chiudere per quella che pare una precisa volontà politica.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com