Verranno incrementate le operazioni interforze e anche l’incidenza dei militari dell’operazione strade sicure per cercare di contrastare gli episodi di violenza, le risse, che, in particolare nel periodo estivo, sono in aumento in zona Gad. Particolarmente monitorate saranno le zone tra via IV Novembre e il sottomura.
A stabilirlo il tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico che si è riunito nella mattinata di venerdì a palazzo Giulio d’Este alla presenza del prefetto Massimo Marchesiello, della vicaria del questore Marika Lomastro, del comandante dell’Arma dei Carabiniri Alessandro di Stefano, del vice comandante della Guardia di Finanza di Ferrara Riccardo Zorzut, del colonnello Lorenzo Latini, da poco al comando dell’operazione Strade Sicure, dell’assessore Nicola Lodi e del comandante della Polizia Locale Claudio Rimondi.
“Abbiamo condiviso – ci spiega il prefetto – l’opportunità a breve di implementare la presenza di militari nei punti cardine”. Come si diceva le aree di interesse saranno quelle della zona denominata Gad con particolare attenzione a via IV Novembre e al sottomura. Azioni che vanno ad aggiungersi all’alto numero di interventi che le forze di polizia da circa un anno stanno garantendo con i servizi interforze. Una misura conosciuta da oltre dieci anni nei grandi centri e riproposta a Ferrara dal medesimo tavolo.
Le operazioni saranno coordinate dalla Questura e l’attività di identificazione dei militari verrà implementata. Verranno aumentati ulteriormente i servizi interforze già dalla prossima settimana con il classico coinvolgimento di polizia, carabinieri e guardia di finanza oltre alla polizia locale. Un modo per dare un segnale di pronta reazione ai casi degli ultimi mesi sfociati in quella più grave di martedì scorso.
Scoppiata intorno alle 19.30 tra via IV novembre e via Cassoli ha visto coinvolte una decina di persone. Ad intervenire per prima una pattuglia della polizia locale poi supportata da un’altra e da tre gazzelle dei carabinieri. Un agente della locale è stato trasportato a Cona con 5 giorni di prognosi dopo essersi preso un pugno in faccia. All’ospedale anche un uomo nigeriano rimasto ferito durante la colluttazione. Nell’intervento agenti e militari hanno anche sequestrato un coltello.
Ovviamente al centro dell’attenzione anche lo spaccio che necessità però anche di una forte attività investigativa portata avanti dalla squadra mobile e dai carabinieri. Un’attività fondamentale che permette di andare oltre la rete di piccole pedine per le quali è spesso difficile andare ad attuare azioni penali considerate le piccole quantità di sostanza stupefacente con la quale vengono trovati. Addirittura spesso fermati per resistenza a pubblico ufficiale, piuttosto che per spaccio, e poi rilasciati dopo poco per la scarsa entità del danno.
Da inizio anno i servizi interforze che coinvolgono 7\8 pattuglie sono stati una trentina e l’80% si è concentrato nella zona Gad proprio per la consapevolezza che le autorità hanno del problema anche grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini.
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