Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
La Comune di Ferrara sostiene Cittadini del mondo e parteciperà all’assemblea del 7 maggio alle 18 ricordando che già dal 1993 "la città è diventata più internazionale e colorata"
Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
Un piccolo albero, forte e resistente, che continua a crescere e modificarsi: è nel suo nome l'essenza profonda di Bonsai, il festival di teatro contemporaneo ideato dall'associazione Ferrara Off che torna a Ferrara dal 9 maggio al 29 giugno
La Provincia prosegue nello spostamento degli uffici ma non è più certa la data di inizio lavori al Castello Estense prevista per il gennaio 2025 visto il taglio di 4 milioni di euro del finanziamento statale. Si tratta di uno stop che lascia il presiedete della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani “sbigottito e preoccupato” anche perché non si tratta di una ristrutturazione dal solo interesse locale, “è il Castello di Ferrara è un gioiello a livello internazionale, merita attenzione”.
Il cantiere prevedeva la sistemazione dell’edifico post-sisma per un importo di 16 milioni di euro in cui erano inseriti fondi per lo spostamento di parte della Pinacoteca Nazione. “Abbiamo appreso – dice Padovani – che con un decreto del Ministero è stato tolto un finanziamento da 7 milioni”, proprio quelli legati alla Pinacoteca. Tramite altre linee ne sarebbero poi stati dai altri 3 così da diminuire a 4 il computo di milioni mancanti. Il problema è che “non è specificato a chi vengono dati”.
In ogni caso un ammanco così importante rischia di far slittare i lavori. “Noi – spiega Padovani – avevamo un progetto complessivo di 16 milioni ma per procedere serve la copertura completa della spesa”. Con la rimodulazione sarebbe necessario modificare il progetto anche perché gli spazi che sarebbero stati dedicati alla Pinacoteca necessitano di lavori strutturali importanti e non si può pensare di lasciarli indietro. Inoltre il cambio di progetto necessario comporterebbe un ulteriore costo.
Padovani sottolinea che, stando così le cose, “in questo momento non possiamo avviare la procedura d’appalto” e fa presente che lo spostamento della Pinacoteca nel computo dei lavori è un affare tutto sommato secondario. “Per me non è un problema che la si sposti o meno ma devono essere risolti i problemi della struttura una volta per tutte, non possiamo fare uno spezzatino”. Il presidente uscente non vuole correre il rischio di dover spezzettare i lavori chiudendo un anno per completarne una prima parte per poi riaprire e chiudere successivamente in seguito per completare i lavori. “Una volta che chiudiamo dobbiamo sistemarlo una volta per tutte”.
La visione pare essere comune a quella del sindaco di Ferrara Alan Fabbri che Padovani ringrazia. La scorsa settimana i due hanno inviato una lettera congiunta al Ministero per ottenere un incontro nel quale perorare la causa. “Speriamo – dice – ci diano una risposta quanto prima” anche perché la speranza di iniziare i lavori nel 2025 non è ancora morta “ma dobbiamo fare in fretta”.
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