Attualità
30 Luglio 2024
"Sbigottito e preoccupato" il presidente della Provincia Padovani che congiuntamente al sindaco di Ferrara ha già chiesto un incontro al ministro

Lavori al Castello Estense. Tagliati 4 milioni dal Ministero

di Redazione | 2 min

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La Provincia prosegue nello spostamento degli uffici ma non è più certa la data di inizio lavori al Castello Estense prevista per il gennaio 2025 visto il taglio di 4 milioni di euro del finanziamento statale. Si tratta di uno stop che lascia il presiedete della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani “sbigottito e preoccupato” anche perché non si tratta di una ristrutturazione dal solo interesse locale, “è il Castello di Ferrara è un gioiello a livello internazionale, merita attenzione”.

Il cantiere prevedeva la sistemazione dell’edifico post-sisma per un importo di 16 milioni di euro in cui erano inseriti fondi per lo spostamento di parte della Pinacoteca Nazione. “Abbiamo appreso – dice Padovani – che con un decreto del Ministero è stato tolto un finanziamento da 7 milioni”, proprio quelli legati alla Pinacoteca. Tramite altre linee ne sarebbero poi stati dai altri 3 così da diminuire a 4 il computo di milioni mancanti. Il problema è che “non è specificato a chi vengono dati”.

In ogni caso un ammanco così importante rischia di far slittare i lavori. “Noi – spiega Padovani – avevamo un progetto complessivo di 16 milioni ma per procedere serve la copertura completa della spesa”. Con la rimodulazione sarebbe necessario modificare il progetto anche perché gli spazi che sarebbero stati dedicati alla Pinacoteca necessitano di lavori strutturali importanti e non si può pensare di lasciarli indietro. Inoltre il cambio di progetto necessario comporterebbe un ulteriore costo.

Padovani sottolinea che, stando così le cose, “in questo momento non possiamo avviare la procedura d’appalto” e fa presente che lo spostamento della Pinacoteca nel computo dei lavori è un affare tutto sommato secondario. “Per me non è un problema che la si sposti o meno ma devono essere risolti i problemi della struttura una volta per tutte, non possiamo fare uno spezzatino”. Il presidente uscente non vuole correre il rischio di dover spezzettare i lavori chiudendo un anno per completarne una prima parte per poi riaprire e chiudere successivamente in seguito per completare i lavori. “Una volta che chiudiamo dobbiamo sistemarlo una volta per tutte”.

La visione pare essere comune a quella del sindaco di Ferrara Alan Fabbri che Padovani ringrazia. La scorsa settimana i due hanno inviato una lettera congiunta al Ministero per ottenere un incontro nel quale perorare la causa. “Speriamo – dice – ci diano una risposta quanto prima” anche perché la speranza di iniziare i lavori nel 2025 non è ancora morta “ma dobbiamo fare in fretta”.

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