Final di Rero. Continua a preoccupare l’argine del Po di Volano a Final di Rero dove proseguono i lavori per l’idrovia e la sponda è ormai completamente spoglia dalla vegetazione che la caratterizzava. A scriverci è Michela Fumagalli “abitante dell’argine di Final di Rero”, per “sensibilizzare chi possa intervenire per arginare lo scempio che si sta perpetrando sull’argine del Volano a Final di Rero per i lavori al ponte/idrovia”.
Prima di lei, lo scorso aprile, ci aveva contattato anche Cinzia Bracci, preoccupata per i lavori e per come stavano togliendo vegetazione dall’argine. La preoccupazione era e continua ad essere quella di una massicciata che vada a sostituire la vegetazione che fino ad ora copriva la sponda.
“Non siamo stupidi – scrive Fumagalli -, nessuno vuole ‘bloccare i lavori’ come decantato dai detrattori; ma occorre che qualcuno intervenga per tutelare quanti più alberi possibile per la salvaguardia dell’ecosistema dell’argine, dove nidificano gli uccelli selvatici e migratori, e in generale creano l’habitat per tutta la fauna locale, e con la loro ombra impediscono ai prati di ardere al sole per il rispetto della vita degli insetti impollinatori”.
Una fauna che manca sempre più come la flora, unico vero contrasto al caldo che ci attanaglia. L’intervento di Fumagalli è anche per “tutti gli anziani e non, bambini e non, che trovano un po’ di ristoro da questa calura insopportabile”. E lo trovano proprio sul lato del Volano, tra gli alberi che lo costeggiano o passeggiando lungo la via Argine Sinistro.
“Ma non siamo ancora stanchi – domanda Fumagalli – di distruggere e veder distruggere tutto? Vogliamo davvero condannare noi e i nostri figli a vivere in un deserto sterile in una lenta agonia che porta all’estinzione?”
“Il lato dell’argine sotto il Comune di Ferrara – conclude – ormai è condannato, ma vi prego, anzi no vi supplico di accendere i riflettori sull’argine lato Final di Rero”.