Un problema nazionale che è anche locale. Il contratto nazionale degli operatori sanitari nelle case di cura è scaduto da 5 anni e l’iter per il suo rinnovo non pare a buon punto tanto che il 23 settembre prossimo è già indetto uno sciopero. A Ferrara non si può dire che il contesto sia migliore e le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil “denunciano le gravi condizioni lavorative degli operatori sanitari presso la Casa di Cura Salus srl”. Una situazione che dichiarano “insostenibile” e per la quale non si è riusciti ad arrivare alla conciliazione dopo l’incontro in Prefettura dello scorso 24 giugno.
“Oggi – dice Marco Blanzieri (Fp Cgil) in conferenza stampa insieme a Kenvin Ponzuili (Cisl Fp) Davide Covi (Uil Fpl) e Murat Diyapoglu (Fp Cgil) – gli infermieri sono in fuga e si spostano da una struttura all’altra e da una regione all’altra”. Privilegiano il pubblico dove il contratto sarebbe più appetibile e anche per questo “il mancato rinnovo del Ccnl è una cosa grave e per questo aperto lo stato di agitazione”. Secondo i rappresentanti sindacali si verrebbero infatti a creare le condizioni per avere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.
Anche per questo, a livello locale, si sono iniziate “contrattazioni decentrate” che, spiega Ponzuoli, “non sono andate come previsto”. Si tratta di una possibilità che prevede, per le ramificazioni locali dei sindacati, quella di contrattare con le aziende in particolare quando il Ccnl è scaduto per trovare accorgimenti che possano migliorare le condizioni dei lavoratori. Ci sarebbe una “mancanza di volontà nell’adozione di un contratto integrativo” infatti, “nonostante le numerose richieste e sollecitazioni, la Casa di Cura Salus srl continua a rifiutare qualsiasi forma di contratto integrativo volto a fidelizzare gli operatori, causando una continua migrazione degli stessi verso il settore pubblico”.
Ci sono poi problemi che proseguono come i “continui mancati versamenti delle quote del Tfr verso i fondi pensionistici” ma anche “all’atto delle dimissioni”. “Un comportamento – spiegano – che non solo viola i diritti contrattuali dei lavoratori, ma che dimostra una totale mancanza di rispetto nei confronti degli operatori che, dopo anni di servizio, si vedono negati i loro legittimi compensi”.
Covi della Uil denuncia anche i “mancati versamenti delle quote sindacali trattenute dalle buste paga dei lavoratori”. Una situazione definita nuovamente “inaccettabile” anche perché queste cifre risulterebbero “regolarmente trattenute dagli stipendi”. Ad oggi, stando a quanto dicono i sindacati, le ultime quote versate risalirebbero all’agosto dello scorso anno. Infine riscontrano anche un problema nello smaltimento delle ferie con “gli operatori sanitari costretti a rinunciare ai loro periodi di riposo, con gravi ripercussioni sulla loro salute e sul loro benessere psicofisico”.
Davanti a Salus e anche a Qusisana da diverso tempo sono posizionate le bandiere delle organizzazioni sindacali, ricorda Diyapoglu, “un gesto simbolico per attirare l’attenzione su migliaia di lavoratrici e lavoratori che fanno lo stesso identico lavoro dei colleghi della sanità pubblica”.
La richiesta è quindi quella di “un intervento immediato e risolutivo da parte della direzione della Casa di Cura Salus e delle autorità competenti”. “È fondamentale – proseguono – ristabilire condizioni lavorative dignitose e rispettare i diritti degli operatori sanitari, al fine di garantire un servizio di qualità e una tutela adeguata per tutti i lavoratori”.
Le organizzazioni sindacali monitoreranno e non escludono interventi come volantinaggio ma anche presidi e blocco degli straordinari se la situazione non dovesse migliorare.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com