Comacchio
4 Luglio 2024
Cerimonia alla presenza della famiglia. Il direttore Marco Bruni: "Ha permesso la scoperta di uno dei relitti più importanti nella storia recente, fondamentale per gli studi archeologici e di valore storico immenso"

Museo Delta Antico, targa commemorativa al comacchiese che segnalò il relitto della nave romana

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Lottizzazione abusiva a Lido di Volano: 64enne condannato a un anno di domiciliari

I Carabinieri della Stazione di Codigoro hanno eseguito un ordine di espiazione pena in regime di detenzione domiciliare nei confronti di un 64enne. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, dovrà scontare un anno di reclusione presso la propria abitazione per aver realizzato opere edilizie su suolo demaniale senza autorizzazione

Merlino, un progetto contro la solitudine degli anziani

Si chiama Merlino, come il mago de La spada nella roccia. E qualche magia, effettivamente, prova a farla. Stiamo parlando del progetto di Asp del Delta Ferrarese di contrasto alla solitudine e prevenzione del decadimento cognitivo degli anziani del Comune di Comacchio

Comacchio. All’interno del Museo Delta Antico di Comacchio, alla presenza degli assessori Emanuele Mari, Rosanna Cinti, del consigliere comunale Luigi Fantinuoli e del direttore del Museo Marco Bruni si è svolta, alla presenza della famiglia, la cerimonia d’apposizione di una targa commemorativa in memoria del comacchiese Antonio Bruno Feletti Virgili, colui che nell’autunno del 1980 segnalò alla Soprintendenza il relitto della nave romana di Valle Ponti. Un motivo di orgoglio e commozione per la famiglia presente.

La targa, collocata all’ingresso della sezione dedicata al relitto della nave romana, incisa in italiano e in inglese, così recita: “La scoperta della nave romana di Valle Ponti si deve alla segnalazione del concittadino Antonio Bruno Feletti Virgili (1952-2015) che, nell’autunno del 1980 durante i lavori di dragaggio del collettore Ponti, allertò la Soprintendenza della presenza di un antico relitto. Iniziarono così le indagini archeologiche che resero possibile il recupero di uno dei massimi tesori dell’archeologia dell’intero Delta del Po. Un comportamento esemplare che si auspica possa stimolare la partecipazione dell’intera cittadinanza favorendo azioni analoghe utili alla riscoperta e salvaguardia del passato sepolto”.

Per il direttore del Museo Delta Antico Marco Bruni “la segnalazione di Feletti Virgili ha permesso la scoperta di uno dei relitti più importanti nella storia recente. Un contesto sigillato per secoli, fondamentale per gli studi archeologici e di un valore storico immenso che oggi compone circa un terzo della collezione permanente del Museo Delta Antico. Da oggi – osserva il direttore – entrando in Museo, il viaggio alla scoperta del relitto di Valle Ponti parte proprio citando il nome dello scopritore, un atto doveroso nei confronti di colui che ha contribuito al disvelamento di questo incredibile relitto naufragato oltre 2000 anni fa lungo l’antica linea di costa nei pressi di quella che oggi è la città di Comacchio”.

Così Emanuele Mari, assessore alla cultura del Comune di Comacchio: “Con l’intitolazione della targa al nostro concittadino Antonio Bruno Feletti Virgili siamo orgogliosi sia del dovuto riconoscimento, sia d’aver arricchito di un nuovo significativo momento il percorso narrativo del Museo Delta Antico. Ciò avviene oltretutto dopo importanti innovazioni nella fruizione museale quali i sistemi di videoproiezione, il percorso tattile e soprattutto le nuove vetrine per l’eccezionale implementazione delle collezioni col deposito permanente di ben 224 reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Ferrara grazie alle convenzioni degli ultimi due anni”.

“Questo giorno finalmente è arrivato”, dichiara l’assessore alle pari opportunità Rosanna Cinti. “Ci tenevo davvero tanto che questa targa fosse esposta in onore del nostro concittadino Antonio Bruno Feletti Virgili. È grazie a lui – conclude – se al Museo Delta Antico è esposto il carico della nave romana e abbiamo ritenuto opportuno rendere noto e visibile a tutti i nostri visitatori il suo nome all’interno del Museo”.

La scoperta della nave romana di Valle Ponti è stato uno dei ritrovamenti archeologici più importanti non solo del Delta del Po ma dell’intera archeologia italiana. Le indagini che sono seguite alla scoperta del relitto hanno permesso infatti di studiare, analizzare ed esporre un’incredibile raccolta di oggetti che sono ad oggi visibili presso il Museo comacchiese e che rappresentano il carico di una nave commerciale romana della fine del I secolo a.C. Anfore, lingotti di piombo, ceramiche da mensa e da cucina, strumenti di bordo e affascinanti oggetti della vita quotidiana dei suoi passeggeri sono stati trovati in perfetto stato di conservazione grazie alle particolari condizioni di conservazione dello scafo coperto, nei secoli, da una coltre argillosa che ne ha permesso la conservazione. Sempre dal relitto di Valle Ponti, oltre a importantissimi oggetti in cuoio, tessuto e legno, provengono sei tempietti in argento e lega di piombo, unici nel loro genere, che non hanno eguali nell’intero Mediterraneo.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com