A nulla sono valsi lavori della commissione consiliare, le proteste dei cittadini e dei comitati, un esposto depositato in procura. Questa mattina sono iniziati i lavori per costruire al posto del parco tra via Favero e Via Mozzoni, in zona Borgo Punta, un edificio bifamiliare.
La questione è annosa. Sin dagli anni ’80 vigeva un accordo tra Comune di Ferrara e proprietario per la cessione all’ente pubblico al fine di realizzare un’area verde pubblica, presumibilmente a titolo compensativo nell’ambito dell’edificazione dei lotti limitrofi.
I cittadini per anni l’hanno considerata come area verde tanto che ne hanno usufruito anche grazie alla presenza di alberi ad alto fusto. Una situazione cristallizzatasi nel tempo tanto che il Comune fino al 2019 provvedeva regolarmente allo sfalcio e manutenzione.
Il problema, o uno dei problemi, è che la cessione al Comune non sarebbe mai stata formalizzata, e anzi in un successivo piano urbanistico il lotto ha cambiato la destinazione d’uso da verde pubblico a residenziale. Da quel momento la proprietà ha messo mano ai lavori (il permesso di costruire risale al giugno 2019), interrotti allora per il Covid e ora pronti a ripartire. La società ha infatti depositato regolare comunicazione di inizio lavori datata 22 giugno 2024.
In mattinata (mercoledì 26 giugno) sono stati abbattuti due alberi (uno dei quali dichiarato arbusto) e di fronte alle recinzioni si sono presentati a protestare residenti ed ex consiglieri comunali come Luca Caprini di Ferrara Nostra e Tommaso Mantovani del M5S (ora autosospeso dal movimento) e anche la neo consigliera de La Comune Anna Zonari.
“Per una serie di vizi che non sono stati sanati nel corso delle amministrazioni precedenti – afferma Zonari – ci troviamo qui con i lavori che sono di fatto iniziati. Chiediamo al sindaco di intervenire. Lui è l’unico che in questo momento può fermare la situazione in attesa che ci siano sviluppi anche legali (è pendente un esposto in procura a firma degli ex consiglieri di Ferrara Nostra, ndr)”.
Intanto sempre in mattinata i cittadini hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri della Forestale e della Polizia locale.
Luca Caprini nel frattempo ha depositato una richiesta di sospensione lavori.
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