Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità. Quali sono i rischi per la nostra salute, come evitarli e quali sono i servizi sul territorio?
“È molto importante – dice il dottor Franco Romagnoni, direttore del Dipartimento di Cure Primarie dell’Azienda Usl di Ferrara – parlare delle conseguenze delle ondate di calore che ci sono piombate addosso in questi ultimi giorni. Non si tratta solamente di un disagio banale ma questi aspetti hanno un impatto sulla salute fisica importante. Con l’aumento delle temperature il rischio non è solo che ci sia un piccolo collasso o un’anomalia in alcuni valori ematochimici, ma è dimostrato che può esserci anche un aumento complessivo del tasso di mortalità della popolazione”.
“Il Lancet Countdown, una collaborazione internazionale di ricerca che monitora l’evoluzione degli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute, nel suo rapporto 2023 – prosegue – ha evidenziato una tendenza allarmante che potrebbe anche peggiorare come impatto sulla salute nei prossimi anni. Secondo i dati di questo gruppo di studio i decessi riferibili alle ondate di calore nel 2022 sarebbero stati circa 70.000 solo nell’estate 2022. L’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente al mondo, con un riscaldamento doppio rispetto alla media globale a partire dagli anni ’80. Secondo queste stime l’Italia risulta essere il Paese dell’Ue in cui l’impatto sulla mortalità è stato più pesante”.
“A farne le spese soprattutto le persone più fragili. Ci sono alcuni effetti che sono determinati dalla temperatura e quindi dal calore; altre che possono essere determinati da una esposizione non corretta al sole. Entrambe le cose sono dannose. Tra i principali rischi dell’eccessivo caldo non solo la disidratazione, ma il colpo di sole, i crampi, l’edema, la congestione, gli effetti sulla pressione arteriosa, lo stress da calore, il colpo di calore, l’aggravamento di malattie preesistenti e la febbre” aggiunge Romagnoni.
“Il Ministero della Salute ha riunito una serie di consigli – ha spiegato ancora Romagnoni – in un decalogo per affrontare il gran caldo senza rischi per la salute”.
Alcuni di questi consigli sono: uscire di casa solo nelle ore meno calde della giornata; indossare abbigliamento adeguato e leggero (non è sbagliato usare un ombrello e vestiti lunghi e coprenti); rinfrescare l’ambiente domestico (limitando l’uso di forni e fornelli) e di lavoro stando però molto attenti a come si utilizzano i condizionatori. Il decalogo invita anche a cercare soluzioni per ridurre la temperatura corporea, non esagerare con l’attività fisica, bere con regolarità (almeno 2 litri d’acqua al giorno) ed alimentarsi in maniera corretta, adottare alcune precauzioni se si esce in macchina, conservare correttamente i farmaci, adottare precauzioni particolari se si è a rischio e sorvegliare e prendersi cura delle persone fragili.
“Noi siamo abituati – prosegue il dottor Romagnoni – a questo tipo di ondate e di clima ed esistono progetti e servizi dedicati, in particolar modo alla persone più fragili e agli anziani. La persona che sa di essere maggiormente a rischio deve, in questo periodo, avere delle attenzioni particolari sulla cura di se. Ad esempio consultando il proprio medico per rivalutare la propria terapia, in virtù della condizione di calore estremo. Esistono poi una serie di servizi, su tutto il territorio provinciale, a cui le persone possono rivolgersi per chiedere informazioni e consigli, Questi servizi si occupano anche di monitorare le persone a rischio, per non lasciarle da sole”.
È operativo fino al 15 settembre, il progetto “Uffa che Afa”, il servizio gratuito del Comune di Ferrara per contrastare il disagio diffuso causato dal caldo, patito specialmente dalle categorie fragili e dagli anziani.
Gli anziani e le persone in difficoltà a causa di ondate di calore possono chiamare, per informazioni e consigli, assistenza e pronto intervento di tipo sociale, il numero verde gratuito 800 072 110, attivo da lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 17:00 e il sabato dalle 8:30 alle 13:00 (per le problematiche sanitarie il numero da chiamare resta il 118).
Il gruppo operativo è formato da assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara, Asp, Ausl Ferrara, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Protezione Civile, Lepida. Nel progetto partecipano anche le forze dell’ordine, insieme a Coop Integrazione Lavoro e le associazioni Pro Loco Casaglia, Auser, Anteas, Croce Rossa che formano il partenariato che si è creato nell’ambito del servizio “Ti porto io”.
In caso di necessità rimane a disposizione anche lo Sportello Sociale Unico Integrato SSUI del Comune di Ferrara, primo punto di accesso per i bisogni complessi manifestati dalla cittadinanza. Situato all’interno della Cittadella San Rocco di corso Giovecca 203, per entrare in contatto con il SSUI si può telefonare ai numeri 349 3142452 e 342 8951860; oppure mandare un’email all’indirizzo sportellosocialeui@comune.fe.it .
Altri numeri e contatti utili:
– Numero Verde Unico del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033. Per informazioni sulle iniziative locali anticaldo e sui referenti i cittadini possono telefonare al numero verde (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle 18.00 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.00).
– “RISCHIO CALORE”: IL SITO WEB DEDICATO (HTTPS://WWW.ARPAE.IT/CALORE). Il sistema regionale di allerta e previsione delle ondate di calore contiene anche consigli utili per affrontare le calde giornate estive, informazioni sanitarie, dati storici relativi al disagio bioclimatico degli anni passati e tante altre informazioni nella sezione “Scopri di più”.
– WWW.SALUTE.GOV.IT sito del Ministero della Salute che ospita una pagina specifica sulle ondate di calore, opuscoli informativi destinati a chi assiste le persone anziane, al personale delle strutture di assistenza, ai medici e una serie di FAQ e informazioni utili sui rischi delle ondate di calore e sulle misure da adottare.
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