Spettacoli
10 Giugno 2024
Termina con il live show della band irlandese la 28esima edizione del più longevo festival estense

The Murder Capital chiudono l’ultima serata di Ferrara Sotto Le Stelle

(Foto di Riccardo Giori)
di Redazione | 2 min

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È con l’energico live dei The Murder Capital che cala il sipario sulla ventottesima edizione di Ferrara Sotto Le Stelle. Composta quest’anno da cinque serate che hanno animato il cortile del Castello Estense, ormai dimora abituale del festival dopo le due parentesi in darsena e al parco Massari in epoca pandemica, più tre date extra che avranno luogo lunedì 8 e martedì 9 luglio alla Delizia Estense del Benvignante rispettivamente con Fantastic Negrito e PFM Canta De Andrè, e infine giovedì 3 ottobre al Teatro Comunale di Ferrara con gli Einstürzende Neubauten.

“Un’edizione che si chiude in positivo” commenta il vice-presidente di Arci Ferrara Mattia Antico, con una media di circa 700 spettatori a serata e due date sold-out. Dopo aver schivato il maltempo prevista da alcuni giorni, la serata è iniziata con il post-punk dei Leatherette, quintetto con base a Bologna che nel 2022 ha pubblicato il disco d’esordio “Festa” per Bronson Recordings. Riff graffianti, sassofono e una notevole dose di autoironia hanno caratterizzato un live non banale che ha coinvolto un pubblico decisamente divertito, prima che la band irlandese capitanata da James McGovern attaccasse con la profetica The Stars Will Leave Their Stage.

The Murder Capital non si risparmiano di certo e la chitarra di Damien Tuit si agita su For Everything, come il basso vibrante di Gabriel Pascal Blake su More Is Less, entrambe da “When I Have Fears”, album di debutto del 2019. Poi ancora con la doppietta di Slowdance I e Slowdance II, A Thousand Lives, Don’t Cling To Life e Feeling Fades a chiudere ma non prima di aver sventolato sul palco una bandiera palestinese tra l’ovazione del pubblico. Un gesto non scontato che dimostra ancora una volta la sensibilità della band nei confronti di tematiche sociali e il desiderio di prendere una posizione soprattutto riguardo la guerra in corso a Gaza, tragedia che conta ad oggi più di trentamila vittime civili tra la popolazione palestinese e di cui non se ne vede ancora la fine.

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