Tresigallo. Nei mesi scorsi il consigliere di minoranza di Tresignana (oggi candidato sindaco) Mirko Perelli era riuscito a “strappare” un incontro istituzionale a Roma, col capogruppo Fdi in commissione Cultura della Camera dei Deputati, Alessandro Amorese, appassionato cultore dell’architettura razionalista.

Per stabilire il contatto, gli aveva fatto dono, alcune settimane prima, di alcune opere mancanti alla collezione dell’onorevole riguardanti la città Rossoniana.

L’incontro nella capitale, avvenuto il 28 febbraio scorso alla Camera dei Deputati e durato alcune ore, aveva sortito l’effetto positivo di portare ulteriormente all’attenzione di Amorese la realtà tresigallese e la necessità di favorire la salvaguardia, il recupero, la valorizzazione dell’architettura razionalista italiana in generale e, più precisamente di Tresigallo.

Per proseguire il lavoro nel successivo step Perelli ha inviato a Roma una ricca relazione tecnica curata dall’architetto Davide Brugnatti (Studio Elemento 18 Ferrara), prodromica al proseguimento dello studio in commissione.

Al Teatro ‘900 il candidato sindaco, alla presenza dell’arch. Brugnatti e del prof. Merlanti, storico locale, nell’ambito di un incontro pubblico su Tresigallo e turismo ha annunciato la notizia ricevuta direttamente pochi giorni prima da Amorese: “al Ministero della Cultura è in corso l’iter per provvedimenti importantissimi che, da un lato prevederanno la tutela, il recupero e la valorizzazione del centro storico di Tresigallo e, più importante, il riconoscimento di Tresigallo quale comune capofila storico, architettonico e culturale del percorso che porterà l’Architettura Razionalista Italiana a far parte del Patrimonio Unesco”.

“Tresigallo ‘La città Metafisica’ diverrebbe dunque Patrimonio Unesco con tutti i benefici che ciò comporterebbe in termini di visibilità c’è promozione turistica – afferma Perelli – che riceverebbe un impulso a livello mondiale (oggi sono solo 58 i siti italiani inseriti nel patrimonio Unesco) e in relazione all’accesso ad importanti linee di finanziamento dedicate. Inutile sottolineare che questo risultato avrebbe anche una ricaduta sull’ulteriore valorizzazione turistica e culturale di tutto il territorio ferrarese”.