Dovevano dirimere una questione legata all’utilizzo di piazza Trento Trieste il 7 giugno, ultimo giorno di campagna elettorale, ma inevitabilmente si è parlato anche della sentenza Agcom durante una riunione in prefettura. I rappresentanti di Fabio Anselmo, Bernardo Gentile e Leonardo Fiorentini hanno fatto notare come la sentenza non sia stata pienamente rispettata né sulla pagina Facebook del sindaco né su quella del Comune.
Secondo quanto riportato in delibera la pagina Facebook Alan Fabbri Sindaco di Ferrara e i siti web del Comune di Ferrara e di Cronaca Comune avrebbero dovuto riportare, ben visibile in home page, le motivazioni della sentenza oltre ad eliminare i contenuti non consentiti. Nella pagina del sindaco si sarebbero poi dovuti eliminare, come è stato fatto, i riferimenti istituzionali come mail e numero di telefono di servizio.
Ciò che fa storcere il naso è quindi la mancanza di pieno adempimento certificata dal fatto curioso che lo stesso segretario generale del comune Francesco Babetto, presente insieme all’assessore Alessandro Balboni e alla capo di gabinetto del sindaco Alessia Pedrielli, abbia avuto difficoltà nel trovare sul sito web istituzionale le motivazioni della sentenza. Nella delibera di Agcom si legge infatti che si deve “pubblicare sulla home page della medesima pagina istituzionale, e sul profilo Facebook, entro un giorno dalla notifica del presente atto, e per la durata di quindici giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza dei post rimossi”.
A fronte di questo l’Autority potrebbe anche imporre sanzioni al comune stesso, sanzioni che, fanno notare i rappresentanti di Anselmo, verrebbero pagate con i soldi dei contribuenti. Oltre al danno sarebbe una beffa visto che la stessa Agcom nel pronunciarsi aveva fatto notare che “le attività di comunicazione sono state realizzate dal Comune di Ferrara e dal suo amministratore (il sindaco Alan fabbri, ndr) con i mezzi e le risorse dell’ente e sono, pertanto, allo stesso imputabili”, insomma, con soldi dei contribuenti.
Non è però compito del prefetto accogliere queste segnalazioni anche se non mancherà di comunicarlo nei report che, nell’ambito dell’ordinaria attività, deve consegnare al Ministero dell’Interno il cui titolare, proprio nei giorni scorsi, ha ricevuto un’interrogazione da tre esponenti dell’opposizione, Croatti (M5S), De Cristoforo (Avs) e Verini (Pd). Prefetto che peraltro, all’interno delle mansioni che gli sono assegnate, aveva convocato un tavolo tra tutte le forze politiche per firmare un protocollo che regolasse la propaganda elettorale.
Dalla riunione non si sono quindi ottenuti risultati concreti per quanto riguarda l’ottemperamento della delibera di Agcom mentre, tramite estrazione, si sono risolte le questioni in merito alla sovrapposizione dei comizi in Trento Trieste. La Comune di Ferrara avrà la piazza venerdì 7 alle 18 mentre dopo di loro toccherà alla coalizione guidata da Fabio Anselmo. Al centrodestra e in particolare a Fratelli d’Italia spetterà invece il giorno precedente, giovedì 6 giugno.
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